Negli Stati Uniti si lavora all’istituzione di nuovi sistemi per la trasparenza nell’utilizzo dell’IA e all’introduzione di un ufficio per valutare la competitività tecnologica
La maggioranza dei Paesi a livello globale si sta interrogando su quanto e fin dove può arrivare a spingersi l’intelligenza artificiale e ChatGPT. E negli USA al vaglio ci sono due proposte di legge bipartisan. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta.
Leggi anche: Perché la Commissione europea vuole vietare ai Paesi UE di usare Huawei per le reti 5G
Le proposte di legge
Uno dei ddl su cui i senatori americani stanno discutendo richiederebbe al governo degli Stati Uniti di essere trasparente quando utilizza l’intelligenza artificiale per interagire con le persone mentre l’altro prende in oggetto l’istituzione di un ufficio che valuti la competitività delle ultime tecnologie adottate negli Stati Uniti. Il democratico Gary Peters, che presiede il comitato per la sicurezza interna, ha presentato un disegno di legge insieme ai senatori Mike Braun e James Lankford, entrambi repubblicani, per richiedere alle agenzie governative statunitensi di comunicare ai diretti interessati i momenti in cui l’agenzia utilizza l’IA per interagire con loro. Il ddl richiede anche la possibilità di consentire alle persone di appellarsi alle decisioni prese dall’IA.
«Il governo federale deve essere proattivo e trasparente con l’utilizzo dell’IA e garantire che le decisioni non vengano prese senza che il consenso umano», ha affermato Braun in una nota.
Competitività tecnologica: USA vs Cina
I democratici Michael Bennet e Mark Warner hanno presentato, insieme al senatore repubblicano Todd Young, l’idea di istituire un Office of Global Competition Analysis. La sua funzione sarebbe quella di garantire che gli Stati Uniti rimangano in prima fila nello sviluppo dell’intelligenza artificiale. «Non possiamo permetterci di perdere il nostro vantaggio competitivo in tecnologie strategiche come semiconduttori, informatica quantistica e intelligenza artificiale a favore di concorrenti come la Cina», ha affermato Bennet.