E intanto arriva lo stop momentaneo per il quartier generale in Virginia
Negli scorsi giorni Amazon ha chiuso otto dei suoi negozi Amazon Go, ovvero la catena di supermercati senza casse nei quali i clienti possono entrare, fare la spesa e uscire come se nulla fosse. Ci pensano le telecamere disposte lungo tutto il locale a conteggiare quel che ciascun cliente ha ritirato e addebitarglielo sulla carta. La Big Tech americana guidata da Andy Jassy ha ridimensionato la decisione con questa dichiarazione a opera di un suo portavoce: «Come ogni rivenditore, valutiamo periodicamente il nostro portafoglio di negozi e prendiamo decisioni di ottimizzazione lungo il percorso».
La situazione per Amazon così come per altre Big Tech non si potrebbe certo definire in crisi. Queste multinazionali hanno vissuto l’ultimo decennio in forte crescita, con l’impennata finale durante la pandemia che ha accelerato i consumi di servizi digitali. Nel 2023 la situazione è cambiata e pure il gigante fondato da Jeff Bezos sta prendendo decisioni per ridimensionare l’organico. A inizio anno Amazon ha annunciato il licenziamento di 18mila persone. Si tratta di una percentuale della propria forza lavoro comunque minima se si pensa che la società nel 2022 dava lavoro a oltre un milione e mezzo di persone nel mondo.
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I supermercati Amazon Go hanno attirato negli anni curiosità da parte del pubblico e degli appassionati di tecnologia. Gli otto locali chiusi sono tutti negli Stati Uniti: due a Seattle, due a New York e i restanti quattro a San Francisco. L’altra notizia che riguarda i piani di Amazon nelle ultime ore si concentra sul progetto di costruire il secondo quartiere generale in Virginia, negli USA. Per il momento l’azienda sta facendo i conti ancora con un massiccio ricorso al lavoro da remoto nonostante la scelta di riportare gradualmente tutti i propri dipendenti a passare più tempo in ufficio.
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L’investimento in Virginia non è comunque in discussione. La decisione di stabilire il secondo quartiere generale ad Arlington, vicino alla capitale Washington, risale al 2019: dopo l’opposizione di New York ad ospitare la sede di Amazon, il gigante dell’ecommerce si è guardato altrove e ha individuato un nuovo luogo in cui investire e ricevere sussidi. La società d Andy Jassy metterà 2,5 miliardi euro nella prossima sede in Virginia per dare lavoro a circa 25mila persone, ottenendo in cambio 750 milioni di dollari di incentivi dallo Stato.