Si respira aria di svolta a Taipei: ASUS espande la linea dei suoi laptop premium per chi usa il PC per lavoro, con prodotti di tutte le dimensioni e per tutte le tasche
È un fenomeno che stiamo vedendo evolversi al rallentatore: con Apple che ha deciso per l’abbandono della piattaforma x86, c’è una gran fetta di utenti che si domanda cosa fare nel proprio futuro. Stiamo parlando di grafici o di esperti nella produzione video, magari di musicisti, che si domandano cosa fare quando arriverà il momento di cambiare PC: restare fedeli alla Mela, di cui magari sono utenti da decenni, o compiere il grande passo e passare alla piattaforma Windows (che con l’imminente debutto di Windows 11, il 5 ottobre, assomiglierà sempre più a MacOS)? ASUS prova a capitalizzare su questa indecisione: lanciando un’intera gamma di prodotti disegnati e pensati per questo tipo di pubblico, con tanto di schermi OLED e altre soluzioni ideali per chi ogni giorno ritocca immagini e ritaglia clip.
Tre linee, tre utenti-tipo
Vivobook Pro, Zenbook Pro e ProArt: con questi tre brand ASUS prova a identificare un pubblico di riferimento per i diversi prodotti che lancia oggi. Per chi è solo casualmente un creator ci saranno i Vivobook Pro, per chi coi media ci lavora si passa agli Zenbook Pro, chi infine non vuole fare compromessi non ha che da scegliere il suo ProArt ideale: in questo senso l’annuncio più corposo riguarda senza ombra di dubbio il nuovo ProArt Studiobook da 16 pollici, con schermo OLED in formato 16:10 e risoluzione 4K. Soprattutto, farà lungamente discutere l’introduzione di un nuovo dispositivo di input: parliamo della ASUS Dial, una “rotella” che permette di controllare funzioni specifiche delle app tramite apposite estensioni realizzate da ASUS stessa in collaborazione con le aziende software.
Come già raccontato in precedenza, ASUS ha dato vita a questo programma di collaborazione partendo dalla nascita dello ScreenPad Plus: la suite Adobe, ad esempio, si giova di questo trattamento e ci sono impostazioni e parametri di Premiere o di Photoshop che possono essere controllati ruotando le dita (ASUS ha anche annunciato una partnership con Adobe, che prevede diversi mesi di pacchetto Creative Cloud in bundle con l’acquisto di uno di questi nuovi laptop). Si tratta comunque di una funzionalità aperta, a cui ASUS spera di far aderire quanti più sviluppatori possibili (basta un’email per chiedere di parteciparvi) così da rendere i suoi PC il punto di riferimento del settore: è una idea interessante, dopo aver provato per qualche minuto in anteprima il nuovo portatile ProArt nel nuovo store ASUS di Milano (che ha appena aperto i battenti a Corso Buenos Aires) possiamo dire che sembra davvero ben studiata e non intralcia la normale digitazione sulla tastiera.
In Italia arriveranno delle configurazioni piuttosto interessanti: ci si porta a casa un 16 pollici con copertura dello spazio colore DCI-P3 del 100% e delta-E inferiore al 2%, con a bordo processori AMD Ryzen 7 o Intel Core i7 (arriveranno più avanti anche Ryzen 9 e forse anche la variante Xeon) e fino a 64GB di RAM, con in più GPU Nvidia di classe RTX. Il tutto in uno chassis che ha davvero praticamente tutto quello che si potrebbe desiderare: c’è la porta Ethernet (e il laptop è tutt’altro che un mattone in quanto a spessore), c’è abbondanza di porte USB, l’alimentazione è fornita tramite apposito connettore (l’alimentatore esterno è da 240W). Da segnalare che il touchpad è anche compatibile con l’ASUS Pen, per chi ha dimenticato a casa la tavoletta grafica e ha bisogno di un ritocco al volo, ed è dotato di 3 tasti per poter svolgere alcuni compiti tipici dei software creativi con più semplicità.
Accanto a questo, riceve una rinfrescata anche lo Zenbook Pro Duo: parliamo di quel particolare setup con doppio schermo, uno classico e uno inserito sopra la tastiera del laptop, che ora potrà essere acquistato anche con processori fino a Intel Core i9 e scheda grafica RTX 3070 di Nvidia. Accanto a questo ci sono anche due nuovi Zenbook, 14X OLED e 14 Flip OLED, che monteranno processori Intel Core di 11a generazione o AMD Ryzen serie 5000, e che si candidano a diventare il tuttofare per chi è in cerca di una soluzione leggera, compatta ma comunque in grado di regalare qualche soddisfazione sul piano delle performance.
Nuova vita per i Vivobook
E poi ci sono i Vivobook Pro, da 14 e 16 pollici, in versione X e senza. La differenza principale è ovviamente legata alle finiture: i Pro X sono completamente in lega leggera, mentre i Pro “lisci” hanno in metallo solo il coperchio, ma condividono un nuovo design con un nuovo effetto a rilievo sul posteriore dello schermo, nuovi colori per alcuni tasti (Esc e Return) e un’attenzione maggiore per la disponibilità di porte a bordo. Anche questi device saranno disponibili in configurazione OLED, per uno schermo che raggiunge la risoluzione 2.8K sui 14 pollici e 4K effettivo sui 16, ma le schede tecniche sono decisamente variegate e comprenderanno anche versioni con normale schermo LCD in risoluzione FullHD.
Altra differenza tra Vivobook Pro X e Vivobook Pro è il supporto per la ASUS Dial: virtuale, in questo caso, integrata nel touchpad degli X per offire esattamente le stesse funzioni software viste nel caso del ProArt ma senza la ghiera hardware – in alternativa sul modello liscio c’è il numberpad, per avere i tasti numerici integrati nel touchpad. Anche i colori sono leggermente diversi: c’è un bel grigio scuro e una sorta di grigio argento per il Pro X, blu notte e di nuovo argento per il Pro.
Va dato atto ad ASUS di aver deciso di non lasciare indietro nessuno: sia che vogliate un processore AMD, o che preferiate Intel, troverete a disposizione una configurazione che vi soddisfi con un Ryzen serie 5000 o un Core di 11a generazione. Senza dimenticare che c’è una vasta scelta tra GPU Nvidia: sui modelli da 16 pollici si troverà soprattutto schede RTX 3050 e 3050ti (non cambia moltissimo tra le due, ma la seconda dovrebbe garantire qualche punto percentuale in più – benchmark alla mano), ma ci saranno anche allestimenti con GTX 1650. Supportati fino a 32GB di RAM, 1 terabyte di storage, batteria da 96Wh nel modello 16 pollici e da 63Wh nel 14 per autonomia decisamente superiore a quella necessaria per una giornata di lavoro. Lo schermo, come nel caso ProArt, è validato Pantone per la colorimetria e supporta anche l’HDR.
Esattamente come il ProArt, anche questi Vivobook montano un sistema di raffreddamento a doppia ventola per assicurare performance costanti anche sacrificando un po’ di silenzio in studio: tramite il software fornito da ASUS stessa si può optare per diverse combinazioni tra velocità di rotazione delle ventole e watt assorbiti da processore e scheda grafica, così da spremere fino all’ultimo megahertz quando si ha bisogno di tutta la potenza possibile o magari massimizzare l’autonomia se si prevede di dover stare molto tempo lontano dalla presa.
E non finisce qui
A scorrere la lista dei device presentati oggi da ASUS c’è da grattarsi la testa: sfioriamo i venti annunci tra diverse varianti dei laptop (oltre ai già citati Vivbook e ProArt, ci sono anche Zenbook ed ExpertBook nuovi o comunque rivisti nelle specifiche), più accessori come schermi, mouse, zainetti, proiettori. È molto complicato oggi stabilire quanto arriverà poi effettivamente nel nostro Paese, considerato che a livello globale c’è anche da tener conto della penuria di chip che continua a condizionare il mercato dei PC, dell’automotive e che sta rallentando l’uscita e l’approvvigionamento anche in altri comparti.
Quello che sappiamo per certo è quale sia il posizionamento e la data di arrivo di massima di questi nuovi device. Per i nuovi Vivobook Pro e Pro X si parla di ottobre, con prezzi rispettivamente a partire da 919 e 1.199 euro: tutto sommato una fascia di prezzo competitiva rispetto alla concorrenza, anche considerato che a oggi i creator hanno come unica alternativa un laptop gaming che sconta la sua inclinazione per il gioco con schermi che non sempre corrispondono alle aspettative di chi ha bisogno di lavorare con le immagini. Bisognerà aspettare qualche settimana in più, ma dovremmo farcela per novembre, per il ProArt: qui si parte da 2.049, di nuovo un prezzo aggressivo considerato che facilmente in questo settore si possono superare i 3.000 euro per una macchina comunque priva di schermo OLED.
I prezzi precisi delle diverse configurazioni e la disponibilità effettiva dei nuovi prodotti in Italia saranno comunicati successivamente da ASUS.