Il grido d’allarme di De Luca in Campania; Fontana chiede altre restrizioni. Nuovo dpcm se la situazione continuerà a peggiorare
Sembra questione di lana caprina, ma il Governo è davvero di fronte a un bivio: da una parte la drammatica replica di quanto l’Italia ha già vissuto la scorsa primavera con il lockdown che ha chiuso per mesi le attività, costringendo milioni di persone a casa; dall’altra un’ipotesi più morbida, con un lockdown mirato che non vada a paralizzare scuola e lavoro, ma limiti drasticamente le uscite per svago e altre attività. Nelle ultime 24 ore sono stati oltre 19mila i nuovi positivi con 91 morti – in calo rispetto a ieri – e Palazzo Chigi ha già ricevuto il grido d’allarme del Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il quale chiede senza mezzi termini il lockdown totale prima che sia troppo tardi.
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Lockdown soft: lavoro o scuola
Al momento il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sembra temporeggiare sulla chiusura totale. In giornata il Governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha dichiarato che presto bisognerà scegliere tra due opzioni: o si riduce il numero di chi va a scuola, o di chi va al lavoro. Sempre oggi, in un’intervista a Tiscali, il ministro dell’Università, Gaetano Manfredi, ha fornito un assist all’idea di un lockdown soft: «Preferirei se dicessimo ‘uscite in sicurezza’ anziché ‘state a casa’», queste le sue parole.
Arriverà dal nostro mondo il lascito migliore della pandemia.
Ne sono convinto perché già i primi risultati in termini di investimenti in #università e #ricerca e i numeri delle immatricolazioni parlano chiaro. Ne ho parlato in quest'intervista 👇🏻 https://t.co/Y9vCSqkSfD— Gaetano Manfredi (@manfredi_min) October 23, 2020
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Se la situazione dovesse continuare a peggiorare, con i medici di base che denunciano situazioni sempre più gravi sui territori, il Governo Conte si troverebbe costretto ad intervenire con un nuovo dpcm – il terzo – nel giro di pochissimi giorni. Le ipotesi di lockdown soft di cui si legge sulla stampa parlano di permessi ad uscire soltanto per chi va al lavoro o a scuola. In quel caso è possibile immaginarsi anche un intervento sul coprifuoco che, nelle ultime ore, è stato attivato in alcune regioni.