Tam-tam Facebook: compriamo il panettone che non c’è. “Gli italiani sono eccezionali. Ci hanno donato circa 3.000 euro in un giorno”, commenta felice Nico Acampora, fondatore di PizzAut
Una brutta vicenda a lieto fine. Cento panettoni e pandori sono stati rubati lunedì scorso da un box all’interno della proprietà privata di Nico Acampora, fondatore dell’associazione PizzAut, che dà lavoro a giovani ragazzi autistici come pizzaioli.
Dolci che avrebbero dovuto essere venduti nel periodo natalizio per raccogliere fondi da destinare all’apertura della prima pizzeria di PizzAut, a Cassina de’ Pecchi (Milano), prevista per il 2 aprile.
“Spero che questo furto sia avvenuto per una necessità estrema – commenta amaramente Acampora – Solo così saprei spiegarmi il motivo di questo gesto. Per questo, auguro a chi ci ha derubati un buon Natale, sperando che i nostri panettoni possano sfamare chi ha davvero bisogno”.
“Quella sera mi trovavo in un ristorante dove i nostri ragazzi stavano lavorando. Eravamo stanchi ma soddisfatti, abbiamo fatto da mangiare per 150 persone – commenta Acampora – Quando sono rincasato non ho notato niente di strano ma al mattino, quando mia moglie è rientrata dal turno di notte, mi ha svegliato dicendomi che qualcuno era entrato nella nostra abitazione e si era portato via i panettoni e i pandori”.
La solidarietà corre su Facebook
Un danno da 2.500 euro. Somma che, solo grazie alla solidarietà che contraddistingue gli italiani e al potere dei social, è stata recuperata nell’arco di un solo giorno.
“Dopo avere pubblicato il post di denuncia dell’accaduto su Facebook, sono stati gli stessi utenti del social a donare fondi alla nostra associazione spontaneamente – spiega Acampora – Una solidarietà tale che ha fatto sì che un gesto compiuto da persone che volevano colpire PizzAut si sia trasformato in qualcosa di eccezionale“.
Sotto al post, divenuto virale nell’arco di poche ore, infatti, gli utenti hanno lanciato l’appello “Acquistiamo il panettone che non c’è“. Così, nell’arco di un solo giorno all’associazione sono pervenute donazioni per circa 3.000 euro. “Un gesto completamente inaspettato che ci ha riempito di gioia. Quando si parla di solidarietà, gli italiani sono, come sempre, eccezionali”, commenta Acampora.
E c’è anche chi ha sdrammatizzato l’accaduto ironizzando: “Compriamo il panettone che non c’è. L’unico panettone che si può mangiare anche a Natale senza ingrassare e che si può farcire con quello che più ci piace”.
Il progetto inclusivo
Il progetto di Acampora ad aprile si concretizzerà nell’apertura della prima pizzeria gestita da ragazzi autistici tra i 17 e i 22 anni. Un’iniziativa nata dall’idea di dare un futuro e una possibilità lavorativa appagante e dignitosa a tanti ragazzi autistici. Finora, i giovani hanno lavorato a rotazione in vari ristoranti, proprio come lunedì sera: il giorno del furto.
Ma se quel lunedì PizzAut ha subito un colpo basso, lo stesso giorno ha ricevuto anche una bella notizia: la vittoria di un concorso grazie al quale saranno avviati due progetti importanti. Grazie ai finanziamenti ottenuti da Fondazione Comunità Milano, PizzAut potrà far partire la AutAcademy, un’accademia dedicata a giovani affetti da autismo che vogliono imparare a diventare pizzaioli, e un nuovo progetto legato al truckfood: a bordo di un veicolo itinerante per fare la pizza, i ragazzi che già lavorano in PizzAut andranno in giro a mostrare e trasmettere agli altri le proprie capacità.
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“Ci tengo a precisare che la nostra AutAcademy sarà completamente gratuita alle famiglie dei ragazzi che parteciperanno. E’ un passo avanti molto importante perché, generalmente, le attività che coinvolgono ragazzi affetti da autismo sono molto costose”, conclude, entusiasta, Acampora.