Un alto funzionario del Dipartimento di Stato americano per il controllo degli armamenti, Paul Dean, ha chiesto a Cina e Russia di dichiarare che sono e saranno soltanto gli esseri umani, e mai l’intelligenza artificiale, a prendere decisioni sul dispiegamento di armi nucleari. La richiesta è quella di conformarsi alle dichiarazioni degli Stati Uniti e di altri Paesi, come hanno fatto anche la Francia e la Gran Bretagna. Ma cosa c’è dietro questa sollecitazione?
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Gli accordi sull’intelligenza artificiale
La sollecitazione da parte di Dean arriva mentre l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è in discussione con la Cina sia in merito alla politica delle armi nucleari che sulla crescita dell’intelligenza artificiale. Lo scorso 26 aprile, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, e il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, a Pechino hanno discusso sulle nuove frontiere dell’AI, concordando i primi colloqui bilaterali sull’intelligenza artificiale nelle prossime settimane.
La richiesta sulle armi nucleari
In tema di armi nucleari, i funzionari statunitensi e cinesi hanno ripreso le discussioni a gennaio, ma negoziati formali sul controllo degli armamenti non sono previsti nel breve periodo. Per questa ragione, nel frattempo, il funzionario Dean ha esortato a dichiarare che dietro il dispiegamento delle armi nucleari non ci sono (e non ci saranno) strumenti di AI.