Nessuna sorpresa, come da pronostico, per il tasso annuo definitivo del BTP Italia emesso fino a ieri presso il pubblico retail. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che il tasso cedolare (reale) annuo definitivo della ventesima emissione del BTP Italia, il titolo indicizzato all’inflazione italiana (Indice FOI, Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi), con godimento 4 giugno 2025 e scadenza 4 giugno 2032, è pari all’1,85%.

Se si dividono gli ordini – 6,5 miliardi di euro – per i circa 190 mila risparmiatori coinvolti si scopre che l’ordine medio è stato di poco superiore ai 34mila euro.
Naturalmente per essere precisi bisognerebbe tenere in considerazione anche alcuni picchi, come l’ordine da oltre 24 milioni di euro di cui si è avuto notizia il primo giorno, ma a prescindere da ciò ci si ritrova in un contesto familiare: anche negli ultimi collocamenti di BTP pensati per i piccoli risparmiatori il taglio medio acquistato si aggirava infatti sui 30mila euro. Anzi, la media era stata lievemente più bassa.
Viceversa sia a marzo 2023 sia a novembre 2022 lo Stato aveva potuto incamerare più soldi, rispettivamente 9,9 e 11,9 miliardi, ma l’inflazione all’epoca era decisamente più alta, benché in discesa.