Fortune intervista ogni anno circa 250 mila dipendenti di quelle che vengono ritenute le 100 migliori aziende del mondo. Per il sesto anno consecutivo Google è ritenuto il miglior posto del mondo dove lavorare
“Cosa vuoi fare da grande?” si chiede da sempre ai bambini. Qualcuno ha già le idee chiare, come la bambina la cui lettera al Ceo di Google è divenuta virale: “voglio lavorare con voi”. E tra quelli che un lavoro ce l’hanno c’è una classifica che da un decennio a questa parte viene redatta dalla rivista Fortune.
La rivista inglese ogni anno intervista circa 250 mila dipendenti di quelle che vengono ritenute le 100 migliori aziende del mondo. Sono interviste anonime, nelle quali i lavoratori esprimono il proprio giudizio su diversi temi, dai rapporti con i collegi, alla qualità della gestione manageriale, al supporto che l’azienda dà alla vita personale e professionale.
Sullo scalino più alto del podio, per il sesto anno consecutivo, c’è Google, seguita in seconda posizione dalla catena Wegmans Food Markets e la società multinazionale di consulenza Boston Consulting Group.
Perché Google piace ai suoi dipendenti
Il colosso digitale di Mountain View a un fatturato pari quasi a quello della General Electric (75 miliardi di dollari) e conta circa 70 mila dipendenti sparsi per tutto il mondo.
Chi lavora a Google ha sempre a sua disposizione, gratuitamente, cibo gourmet, parrucchiere, lavanderia, e, tra le diverse politiche di welfare aziendale molte sono volte ai dipendenti con figli.