Aumento di capitale per il progetto di Gianmarco Lanese e Vincenzo Nicolosi. Tra gli investitori la Nhc di Vincenzo Novari
Ha raccolto in tre settimane 320 mila euro la startup ilcaffeitaliano.com fondata nel 2015 da Gianmarco Lanese con Vincenzo Nicolosi, due startupper siciliani che hanno avuto l’idea di specializzarsi in un’attività di ecommerce di capsule di caffè per macchine automatiche. Tra gli investitori la Nhc di Vincenzo Novari. Secondo i dati forniti dall’azienda, l’ecommerce, lanciato sul mercato a settembre 2015, nel 2016 ha chiuso il primo bilancio di esercizio con un fatturato di circa 1,3 milioni e oltre 9 milioni di capsule vendute sia in Italia che all’estero. «Lavoravo in Groupon e a seguito di un’analisi mi resi conto che le capsule compatibili con sistema Nespresso erano tra i prodotti top sellers della piattaforma – ha spiegato Gianmarco Lanese, co-founder e ceo della startup – così ho continuato ad analizzare il mercato, le marginalità e ho intravisto delle potenzialità enormi, oltre che la possibilità di misurarmi come imprenditore riuscendo a coniugare due grandi passioni: il digital e il mondo offline, attraverso la produzione e la commercializzazione di un prodotto fisico».
Sostenere l’internazionalizzazione del progetto
«Abbiamo raccolto un piccolo seed nella fase di startup del progetto – ha aggiunto Lanese – e la struttura si è immediatamente resa autofinanziabile, ma l’ambizione e la voglia di crescere velocemente ci ha spinto ad ascoltare le tante richieste che ci giungevano da parte di investitori e business angel esterni e così a fine giugno abbiamo avviato il fundraising per raccogliere 250 mila euro di capitale in cambio di equity. Il round – ha detto ancora – è andato ben oltre le nostre aspettative e in tre settimane siamo riusciti ad ottenere addirittura più di quanto immaginavamo all’inizio, decidendo alla fine di chiudere il round raccogliendo 320 mila euro. Questi soldi – ha spiegato sempre Lanese – serviranno soprattutto per sostenere l’internazionalizzazione del progetto, gli investimenti in marketing, fonte primaria per la crescita delle vendite. Ma stiamo lavorando anche su qualche progetto speciale che potrebbe fare l’occhiolino al mondo offline. Abbiamo un prodotto di grande qualità ad un prezzo accessibile, pronto a competere con i big del settore».
Dalla selezione della torrefazione alla logistica
«Abbiamo costruito l’intera filiera produttiva, dalla selezione della torrefazione più antica d’Italia per avere un prodotto di alta qualità, al fornitore per l’incapsulamento e la logistica – ha aggiunto Vincenzo Nicolosi, coo dell’azienda – e ci siamo lanciati nella vendita del prodotto mettendo in campo tutto il nostro know how digital».