Si chiama “Alfabetiera” ed è la prima app di didattica digitale che aiuta i più piccoli a familiarizzare con i segni e le lettere dell’alfabeto (nata dall’intuizione di quattro amiche)
A come ape, B come bicicletta, quando eravamo piccoli ricordiamo tutti quel grande alfabetiere colorato, pieno di simboli appeso alla parete della nostra classe, che ci aiutava a familiarizzare con le letterine di un alfabeto a noi quasi sconosciuto. Partendo da questo storico strumento di educazione didattica, quattro amiche Cristiana Zambon, Daniela Bassi, Giorgia Di Tommaso e Stefania Bassi hanno realizzato una app “L’Alfabetiera” che aiuta e stimola i più piccoli alle prime armi con la scrittura digitale.
Due maestre, una giovane sviluppatrice e una illustratrice di grafica d’infanzia che hanno avuto l’intuizione di digitalizzare e quindi rendere al passo coi tempi, uno strumento di carta che fino a oggi era “esclusivamente” attaccato alla parete delle aule: l’alfabetiere murale.
Dal 2011 al 2013 il tempo medio trascorso con dispositivi mobili da parte di bambini sotto gli otto anni è triplicato, da 5 a 15 minuti. Il possesso di un tablet è passato dall’8% del 2011 al 40% del 2013 tra le famiglie con bambini tra 0 e 8 anni, mentre la percentuale di bambini che hanno accesso a un dispositivo mobile a casa è balzata dal 52% al 75% (Dati Commonsense Media). Negli Stati Uniti il 63% dei bambini di meno di otto anni usa smartphone e tablet soprattutto per giocare, un ulteriore 30% invece preferisce usarli per leggere.
Tablet, smartphones, laptop concorrono ormai con i media classici, come la tv, nell’utilizzo del tempo libero godendo di un crescente successo tra bambini, ragazzi, e adolescenti. Tuttavia non va persa di vista la finalità con la quale gli strumenti digitali vengono adoperati soprattutto dai più piccoli, ovvero una finalità che dovrebbe esser dettata principalmente dall’ accompagnamento all’educazione didattico-digitale.
Che cosa è Alfabetiera (e chi sono le sue ideatrici)
Concepita come un facilitatore dell’apprendimento, l’Alfabetiera è un software educativo che nasce dall’esigenza di adeguarsi ai “mobile born”, bambini che ancor prima di imparare a camminare già si sanno muovere con agilità su smartphone e tablet, e sono sempre di più.
“Oggi é necessario entrare in empatia con la realtà digitale e adattarsi ad un punto di vista nuovo: quello dal quale i nostri figli guardano il mondo. A scuola, tradizione è innovazione si uniscono in maniera imprescindibile, per questo è nata la nostra App”, afferma Cristiana Zambon una delle quattro ideatrici di Alfabetiera, autrice del blog “Righe, quadretti e byte”, spazio in cui condivide ispirazioni e avventure didattiche che vive quotidianamente in classe con i suoi venticinque nativi digitali.
“Alfabetiera è frutto di passione, entusiasmo e determinazione di una squadra tutta quote rosa, nata con incontri informali, riunioni in cucina mentre i nostri figli smontavano casa, risate, telefonate, messaggi, mail e svariate ore di sonno perse. Un progetto in cui crediamo molto e al quale speriamo di riuscire a dare ampia diffusione vista la valenza educativa e di inclusione sociale. Il nostro desiderio più ambizioso è che tutti i bambini indistintamente possano avere le stesse opportunità di praticare il digitale ”. Conclude Zambon.
Avere fiducia nell’innovazione (e nelle app)
“Grafica, sound design e illustrazioni, giochi di colori e interazioni stimolanti concorrono a creare esperienze tanto piacevoli da essere ricercate dai più piccoli anche per un utilizzo autonomo. Assecondando la finalità educativa, questa App punta ad insegnare concetti semplici: le lettere dell’alfabeto e stimolare attraverso il gioco lo sviluppo di competenze di base (sia logiche che linguistiche). Se mettiamo nelle mani del nostro bambino per un lasso di tempo controllato un tablet con una buona App educativa, abbiamo fatto centro, perché si diverte, impara, e in più è intrattenuto in modo sano.
I mei due gemelli di cinque anni sono stati infatti i nostri beta tester”, afferma Daniela Bassi, illustratrice a Explora – il Museo dei bambini di Roma – che ha realizzato nei ritagli di tempo i simpatici e accattivanti disegni grafici di Alfabetiera.
Avere fiducia nell’innovazione e nella multidisciplinarietà
Queste le parole chiave di Giorgia Di Tommaso, la giovane programmatrice che ha materialmente programmato l’Alfabetiera digitale, e che ci racconta quanto sia cruciale “educare all’informatica” sin da bambini, importanza che traduce quotidianamente nel suo lavoro presso Fondazione Mondo Digitale (FMD) dove da circa due anni è coach nei laboratori di CodingLab.
“Fare questa app per me è stata una sfida, una crescita personale ed una bellissima esperienza. Avevo già sviluppato altre app tra cui app per bambini in età prescolare ma sempre in un contesto universitario, l’Alfabetiera è stata un’occasione per mettere alla prova le mie capacità, sviluppandola completamente da sola in tutto il processo: dalla programmazione alla pubblicazione, per me una vera e propria soddisfazione avercela fatta. È difficile non appassionarsi all’informatica. Programmare è come avere il mondo in mano, puoi rendere reale qualsiasi cosa ti passi per la testa, certamente non senza tante ore di lavoro e tanta fatica, ma alla fine si è sempre ripagati dai “nostri codici””.
“Talvolta l’utilizzo di un dispositivo digitale può avvenire in modalità passiva, in quanto propone delle attività che attivano nella nostra testa degli automatismi che consentono di non riflettere sul contesto di utilizzo e sulle informazioni che offre. Come insegnante, penso che proprio tali automatismi vadano monitorati e possibilmente evitati soprattutto in contesti educativi per bambini. In altre parole c’è una bella differenza tra una App semplicemente divertente e una App educativa e utile per chi muove i primi passi nel mondo della conoscenza”, afferma Stefania Bassi, anch’essa ideatrice di Alfabetiera nonché maestra elementare e animatrice digitale (e di cui abbiamo parlato qua).
Come funziona e a chi è rivolta Alfabetiera
L’Alfabetiera trasforma la tastiera digitale di tablet e smartphone con tasti illustrati tramite disegnini accattivanti consentendo l’associazione parola-lettera, i tasti sono inoltre accompagnati dalla conferma sonora e aiutano i bambini a familiarizzare con le lettere. Ogni tasto comprende una lettera dell’alfabeto associata ad un oggetto o animale che aiuta a riconoscerla (A come ape, S come sole, G come gatto), mentre i numeri sono rappresentati dalle dita delle mani (da uno a dieci, pugno chiuso per lo zero) mentre gli altri tasti sono una gomma da cancellare, una scala per il tasto invio perché fa scendere di una riga, una bacchetta magica che trasforma una letterina in una letterona oppure una letterona in una letterina e una ruspa che spinge in avanti le lettere.
Il tutto corredato da indovinelli e filastrocche che insegnano a riconoscere ogni lettera, per imparare a scrivere le prime paroline e riconoscere i numeri.
La App è stata fatta testare “in anteprima” agli alunni della scuola primaria romana Giacomo Leopardi dell’Istituto Comprensivo Parco della Vittoria, attraverso il progetto di TwLetteratura: il laboratorio di scrittura creativa su paper tweet dedicato ai più piccoli. Durante il laboratorio, i bambini hanno letto in gruppo il testo di un libro, lo hanno commentato su paper tweet, successivamente digitalizzato con frasi da 140 caratteri con l’aiuto di Alfabetiera su un documento in condivisione e infine le maestre lo hanno tweettato. Dunque un perfetto connubio tra lettura, educazione alla scrittura digitale e mondo social.
L’Alfabetiera è rivolta principalmente ai bambini in età prescolare, ma può essere utilizzata da tutti: per chi è già desideroso di imparare a scrivere prima di iniziare la scuola, per chi ha bisogno di iniezioni di incoraggiamento, per chi è in situazione di diversa abilità o svantaggio linguistico. È attualmente disponibile su Google Play e per le scuole dell’infanzia e primarie che ne fanno richiesta è gratuita.
Domenica 5 giugno durante la Maker Week, l’Alfabetiera sarà presente – con le sue caoch – al museo Explora, dalle 10:00 alle 17:00, tutti i bambini – se vorranno – potranno provarla e giocarci.