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La poesia su Trump che ChatGPT non ha voluto scrivere. Musk: «La questione è seria»

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La poesia su Trump che ChatGPT non ha voluto scrivere. Musk: «La questione è seria»

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Il caso scoppia su Twitter. Intervengono il Ceo di Tesla e Sam Altman (OpenAI). Per i sostenitori del tycoon è l’ennesima prova della censura delle Big Tech. Ma è davvero così?

Il caso scoppia su Twitter. Intervengono il Ceo di Tesla e Sam Altman (OpenAI). Per i sostenitori del tycoon è l’ennesima prova della censura delle Big Tech. Ma è davvero così?

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Alessandro Di Stefano
6 feb 2023

L’intelligenza artificiale non è infallibile. Lo ha dimostrato il caso degli articoli scritti dall’AI sul sito CNET, pieni zeppi di errori e imprecisioni. Ora anche ChatGPT deve affrontare una questione legata a presunti bias, ovvero ai preconcetti e ai pregiudizi che il sistema sviluppato da OpenAI avrebbe dimostrato di nutrire (esattamente come tutti noi). Ecco quanto successo: qualche giorno fa un utente ha rivolto una semplice richiesta al chatbot: “Scrivi una poesia sulle qualità di Trump”. Il sistema si è rifiutato, motivando la scelta con il fatto che il software non è fatto per schierarsi politicamente e che dunque preferisce rimanere neutro. Ma cambiando il nome di Trump con quello dell’attuale presidente USA Biden, ChatGPT si è deciso e ha iniziato a sfornare versi elogiativi.

The damage done to the credibility of AI by ChatGPT engineers building in political bias is irreparable. pic.twitter.com/s5fdoa8xQ6

— 🐺 (@LeighWolf) February 1, 2023

Il tweet che pubblichiamo qui sopra ha attirato l’attenzione di moltissimi utenti, tra i quali anche lo stesso Elon Musk, tra i cofondatori di OpenAI. «La questione è seria», ha postato. Nella stessa discussione su Twitter, diversi utenti hanno in realtà mostrato che è possibile persuadere ChatGPT e fargli scrivere un elogio di Trump.

It is a serious concern

— Elon Musk (@elonmusk) February 1, 2023

Not that hard pic.twitter.com/46sWDVtS6J

— The Mad Scientist (@MadSciCrypto) February 2, 2023

Il Ceo di OpenAI, Sam Altman, è intervenuto sulla vicenda spiegando che l’azienda è al lavoro per rendere il sistema il più imparziale possibile. Quel tweet ha intanto infiammato il dibattito, fornendo un ulteriore assist ai sostenitori di Donald Trump e in generale a tutte quelle persone che denunciano il politically correct delle Big Tech. Sulla vicenda ha scritto Semafor, dove si legge che il funzionamento di ChatGPT viene confuso con la pratica della moderazione dei contenuti sui social media; su ChatGPT il sistema è differente: il software pesca dal mare magnum del web ed è stato istruito da specialisti a scrivere come un umano.

Leggi anche: Microsoft torna a investire in OpenAI (e ChatGPT): 10miliardi di dollari secondo Bloomberg

we are working to improve the default settings to be more neutral, and also to empower users to get our systems to behave in accordance with their individual preferences within broad bounds. this is harder than it sounds and will take us some time to get right.

— Sam Altman (@sama) February 1, 2023

Tags: #AI #BIDEN #CHATGPT #INTELLIGENZA-ARTIFICIALE #INTELLIGENZA-ARTIFICIALI #SAM-ALTMAN #TRUMP #USA
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