Il titolo sviluppato da One More Dream Studios è un percorso in 2D. Con pixel grandi così e un arco magico
L’estate ha portato con sè eroine su console. Siamo partiti con Ellie, la feroce protagonista di The Last of Us 2, per poi proiettarci nel magico mondo di Ajna, dolce e coraggiosa ragazzina in cerca di vendetta nel titolo Indivisible. Il 28 luglio questo gruppo si allargherà con l’arrivo di Kiara, giovane dalle fattezze decisamente più pixelate, ma ben definita nel carattere: il suo obiettivo è ritrovare se stessa e per farlo deve affrontare un lungo viaggio. Come prezioso alleato ha un arco che scocca frecce incantate dal potere sorpendente: piante e animali colpiti invecchiano o ringiovaniscono a seconda della necessità. Perché mai?, direte voi. Tra pochi giorni esce Ageless su Switch e questa è la recensione di StartupItalia.
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Ageless: l’arco “macchina del tempo”
Sviluppato da One More Dream Studios, Ageless è un altro titolo basato su grafiche DOT, pixel grandi così e tanto colore. Non è certamente il primo che va in questa direzione, alla ricerca di un pubblico gamer mai stancatosi di videogiochi che ti buttano immediatamente nel gameplay senza troppi fronzoli. Nei primi secondi di gioco Kiara è sola in un ambiente buio e quel che può fare è saltare o strisciare fino a quando non diventa vera e propria “padrona del tempo”.
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Per intenderci, il viaggio di Kiara si snoda in un ambiente non molto diverso per concetti da quello di Super Mario. Si salta da una piattaforma all’altra e, in questo caso, si procede facendo leva sul potere dell’arco. Primo esempio semplice: se la ragazza scaglia una freccia contro una piccola foglia, questa diventerà una robusta e alta pianta, necessaria per scalare una parete.
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Frecce infinite. E meno male
Ma la magia non finisce qua: il mondo di Kiara è fatto anche di muri spessi che non si potrebbero distruggere senza un rinoceronte. E infatti è questo il primo animale che la protagonista incontra: basterà colpire il cucciolo con una freccia per farlo diventare adulto e furioso. Qui iniziano le prime difficoltà di Ageless, un gioco che si basa sulla precisione e sul tempismo: non appena la bestia avrà di fronte a sè la ragazza, la punterà scattando come un fulmine, dando pochi secondi al giocatore per balzare in alto e far così rovinare l’animale contro un muro che andrà in mille pezzi.
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Uovo, cucciolo, adulto e anziano sono i quattro stadi della vita di un rinoceronte – e di altri animali – che si incontrano in Ageless. Tutte fasi necessarie a seconda del momento: il peso della vecchiaia diventa utile per far crollare un pavimento, ad esempio. Insieme all’arco, Kiara ha anche il potere di spostare oggetti a gran velocità, posizionandosi vicino a loro (ma occhio: bisogna prendere dimestichezza con le direzioni per non buttare uova o piccoli animali nel fuoco). Giocandoci su Nintendo Switch abbiamo però notato una scomodità che a volte rende snervante il gameplay.
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La continua necessità di scoccare frecce dal proprio arco è un mestiere di precisione che – sia con i pulsanti direzionali, sia con il joycon – mette a dura prova la pazienza del giocatore. In certi casi c’è un’unica traiettoria possibile per colpire l’obiettivo e la sensibilità è ai massimi livelli. Occorre dunque armarsi di pazienza e non preoccuparsi delle frecce (meno male infinte nella faretra). Un difetto in parte perdonabile di fronte a un gioco di pregio e nostalgico, che fa leva sul gameplay per procedere nella storia, un ambiente dopo l’altro.
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