Un walking simulator fuori dalle righe. Ideale per chi ama le storie ambientate nell’America profonda
Misterioso, a tratti inquietante. Hitchhiker – A Mystery Game è disponibile anche su Nintendo Switch, console su cui ci propone un walking simulator fuori dagli schemi. Invece di camminare, dovremo soltanto risolvere puzzle ed enigmi. Il nostro protagonista, che governeremo in prima persona, è un autostoppista seduto comodo sul sedile del passeggero, mentre l’autista di turno lo accompagna lungo le classiche strade di campagna americane, quelle dove non si trova anima viva in giro, con enormi cartelli pubblicitari a bordo carreggiata e catapecchie all’orizzonte che restituiscono un forte senso di solitudine e disagio.
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Hitchhiker: in cerca della nostra storia
L’incipit di Hitchhiker è quasi rilassato. Con sottotitoli in italiano – non tradotti in maniera sempre egregia – iniziamo a conoscere la prima figura che ha deciso di darci un passaggio. Il gameplay ha possibilità davvero ridotte: possiamo girare l’inquadratura nell’abitacolo e interagire con alcuni oggetti. Nel frattempo il nostro compagno di viaggio ci tempesterà di commenti e domande, a volte banali, altre volte sorprendenti e inquietanti. Il percorso videoludico di Hitchhiker pesca a piene mani da un immaginario cinematografico consolidato: ritroviamo i corvi di Alfred Hitchcock, ad esempio, e quell’atmosfera da America perduta, senza più speranze.
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Atmosfera abbozzata. Eppure…
La difficoltà del videogioco è decisamente tarata verso il basso, al punto che in una manciata di ore si arriva tranquillamente ai titoli di coda. Sviluppato da Mad About Pandas, Hitchhiker è un titolo che non sfrutta il meccanismo degli enigmi per complicare la trama (in certi casi l’indizio vi verrà servito su un piatto d’argento): l’obiettivo è invece catturare il gamer con trama e dialoghi ben scritti. Ad aiutare c’è anche un più che valido doppiaggio in lingua inglese. La grafica è appena abbozzata ma, al netto di qualche effetto pop up all’orizzonte (tipo alberi che appaiono all’improvviso), dobbiamo ammettere che l’atmosfera da paese sperduto nel cuore degli Stati Uniti ci ha davvero convinti.
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Il rischio noia non è dietro l’angolo. Hitchhiker non offre una carrellata di schermate dentro l’abitacolo senza soluzioni di continuità. In certi punti della trama la grafica cambierà totalmente: il nostro compagno di viaggio, che sa molto di più di quanto non ci voglia far credere, racconta storie a prima vista senza senso, che però nascondono una verità sul nostro passato. Ci toccherà indagare, tenendo a bada l’ansia e la paura. A tratti sconfineremo perfino nel paranormale. Un gioco all’apparenza così innocente potrebbe generare qualche breve momento di spaesamento.