Giorno dopo giorno il presidente eletto Donald Trump lascia trapelare informazioni sulla sua squadra di governo, pronta a tornare alla Casa Bianca dopo la vittoria alle elezioni di settimana scorsa. Kristi Noem, governatrice del South Dakota, è stata scelta dal tycoon come responsabile della Sicurezza Interna. Pur non essendo il suo uno Stato di confine, come fa notare la CNN, Noem si è sempre mostrata dura sui temi dell’immigrazione, appoggiando la linea Trump.
Ma la politica americana è diventata particolarmente celebre, soprattutto fuori dagli USA, per un’altra notizia che l’ha riguardata e che ha a che fare con un’ammissione fatta nel suo libro No Going Back: The Truth on What’s Wrong with Politics and How We Move America Forward. Ha infatti ucciso il suo cane di 14 mesi perché, a suo dire, non addestrabile.
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Chi è Kristi Noem
Nei mesi scorsi il Guardian ha dato per primo la notizia di questa scioccante confessione. Dal momento che la cagnolina, di nome Cricket, un cane da ferma tedesco di 14 mesi, era aggressiva e non addestrabile, la politica l’ha uccisa con un colpo di pistola. «Non era un lavoro piacevole, ma andava fatto. E dopo aver finito, mi sono resa conto che bisognava fare un altro lavoro sgradevole». La donna ha ucciso una capra, colpevole di dare fastidio ai figli.
Noem, secondo i critici, avrebbe voluto esporsi su tematiche così scabrose proprio per farsi notare da Donald Trump e per dare l’idea di essere una persona a cui non pesa fare quello che bisogna (secondo lei) fare in certe situazioni. Difficile tuttavia collegare l’uccisione di un cane e di una capra alle complessità di governare la Sicurezza Nazionale. Sui social, ovviamente, la storia le ha attirato un sacco di critiche.