Il capolavoro di Capcom esce dai confini Nintendo per la gioia di tutti i gamer
Sono passati quasi due anni da quando Monster Hunter Rise ha fatto il proprio esordio su Nintendo Switch (qui trovate la nostra recensione). Il titolo di Capcom, l’ennesimo della saga nipponica che da diverso tempo fa le gioie dei fan anche in altri continenti, ha saputo innovare e mescolare le carte rispetto al precedessore Monster Hunter World. Se però siete tra i gamer che, sprovvisti della console ibrida, vi eravate fatti ingolosire dai video di gameplay in cui si loota di brutto, e si esplora il mondo alla ricerca delle creature più varie e spaventose, allora sappiate che il videogioco è finalmente disponibile su tutte le piattaforme. Abbiamo provato Monster Hunter Rise nella sua versione per la next gen di Xbox, disponibile dal day one sul Game Pass.
Chi si approccia a titoli come Monster Hunter Rise deve considerare di avere tra le mani un gioco di ruolo con un gameplay a dir poco strutturato e una serie di mosse e abilità da padroneggiare con ore e ore di pratica in battaglia. Pur avendo raggiunto un successo globale, ci sentiamo di sconsigliare questo titolo a chi non ha la pazienza di approfondire le meccaniche di gioco e acquisire a fondo quelli che sono i numerosi stili di combattimento da adottare.
Tra gli aspetti di contorno che rendono questo capitolo di Monster Hunter davvero interessante citiamo senz’altro la trama. Dopo un editing sufficientemente specifico del proprio avatar e dei propri Canyne e Felyne, ci risvegliamo nella nostra tenda, a Kamura, un ameno villaggio abbracciato dai colori brillanti della natura e dalle montagne. Si tratta di un giorno importante: siamo stati nominati cacciatori, con una grande responsabilità sulle spalle e una autorevolezza che ci precederà.
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Con sottotitoli in italiano, Monster Hunter Rise merita sia per la sua ossatura da RPG, sia per una lore profonda e ramificata, che dà il meglio nel bestiario, nei nomi, nelle caratteristiche e nella natura dei mostri che popolano questo mondo, dove le missioni scandiranno la crescita e la progressione del personaggio.
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A livello grafico senz’altro il passaggio su console ammiraglie come Xbox Series X/S ha giovato al titolo, per quanto non si possa gridare al miracolo. Resta senz’altro quella solidità di fondo che, soprattutto in battaglia e in compagnia di amici, non perde mai un colpo. Se avete già avuto modo di scoprire i gameplay di Monster Hunter Rise, saprete che le mappe non sono così estese e che l’esplorazione è resa più veloce dal passaggio da una stanza all’altra.
Le cinematiche su next gen hanno senz’altro una spinta in più e, su un monitor più grande di quello di una Switch, consentono di apprezzare ancor meglio gli sprite delle decine di mostri che ci attendono. Armi e armature sono le altre protagoniste del videogioco, fatto proprio per lootare in continuazione, soprattutto mentre infuria la battaglia.
Monster Hunter Rise è un titolo che fa della sua complessità un elemento di grande attrazione, soprattutto per quei gamer in cerca di un’esperienza davvero sfidante e ricca di stimoli. Insomma, che non regala mai nulla. Le battaglie vi terranno impegnati in uno studio costante dell’avversario, nell’analisi dei suoi punti deboli e nello studio del terreno. In questo 2023 che ci ha già dato qualche piccola chicca lato novità, riscoprire un titolo come quello di Capcom male non fa.