Una visual novel sentimentale che ci permetterà di scegliere la compagna o compagno di corso da frequentare e corteggiare
Ah, gli anni universitari! Poter finalmente vivere da soli, trasferirsi in una grande città, sentirsi adulti, sobbarcarsi le prime responsabilità, i primi lavoretti ma anche le prime storie importanti! O anche le prime storie di lenzuola senza troppi impegni ma comunque in grado di restare in testa per parecchio tempo… Chi non ricorda piacevolmente quel periodo tanto intenso e così ricco di cambiamenti? Nel caso lo vogliate rivivere, o lo vogliate sperimentare, la startup innovativa Winter Wolves ha sviluppato (per la verità un bel po’ di anni fa, la versione Switch, che testiamo oggi, arriva parecchio in ritardo) Roommates, videogioco che simula in molti aspetti quella fase della vita, chiedendoci di districarci tra lezioni, attività pomeridiane, palestra, uscite con gli amici e naturalmente qualche avventura…
Scelto il proprio alter ego virtuale tra Max, un rockettaro incline a far casino e poco rispettoso delle regole e Anne, una ragazza seriosa dal look e dalla camera inappuntabili, avrà inizio Roommates che altri non è che una visual novel di stampo universitario. Non un vero e proprio dating game dato che potreste anche arrivare ai titoli di coda “in bianco”, ma il plot manderà in scena un discreto numero di personaggi che potrete corteggiare a piacimento.
Ecco la nostra settimana! E poi dicono che gli universitari hanno un sacco di tempo libero…
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Non sarà però così facile, perché, oltre a trascorrere tutto il tempo libero con loro, dovrete pure apparire interessanti ai loro occhi. Per capirci, l’indiano Rakesh è un artista, quindi, se vorrete che si diverta nel tempo speso assieme a voi, bisognerà aprire ogni tanto qualche libro d’arte per evitare brutte figure. La caliente Isabella, invece, è una sportiva: se non andremo in palestra e non metteremo su qualche muscoletto, difficilmente poserà lo sguardo su di noi, mentre ci serve al fast food vicino all’università. E ancor più difficilmente si deciderà a mollare il suo attuale ragazzo, che fa il personal trainer. C’è poi il tipo fissato con l’ordine e la disciplina e l’attivista animalista vegana. A ciascuno il suo o la sua tipa, insomma.
Ogni tanto Roommates scade in situazioni pruriginose stile film con Avaro Vitali ed Edwige Fenech
Scordatevi di tampinare continuamente la vostra preda: non fareste bella figura e, soprattutto, finireste bocciati in men che non si dica, perché comunque l’università dovrà essere in cima ai vostri pensieri. Ecco perché in Roommates è importante, anzitutto, dare un ordine alle proprie giornate, fissare un calendario settimanale e rispettarlo. Non potete farvi cacciare dal campus, quindi evitare di saltare continuamente le lezioni. In più, occorrerà passare gli esami, perciò diverse ore chini sui libri non ve le toglierà nessuno. Una volta che avrete occupato la vostra agenda con gli impegni improrogabili scoprirete che il tempo libero sarà davvero poco e rischia di ridursi ulteriormente se siete a corto di denaro e dovrete accettare un lavoretto part time per farvi qualche spicciolo per pagarvi le uscite nel week end.
Riuscire a capire i gusti della propria preda è essenziale per conquistarla
Naturalmente, ogni attività incrementa una statistica determinata del nostro avatar e, come già anticipavamo, le ragazze o i ragazzi che corteggeremo (in Roommates c’è comunque spazio anche per i rapporti omosessuali), saranno sensibili a determinate caratteristiche, che potranno essere la cultura, l’aspetto fisico, la spontaneità, la logica o la propensione per le materie artistiche. Insomma, scegliete cosa fare anche in base al vostro obiettivo, perché del resto lo scopo del gioco è mettersi assieme all’uomo o alla donna della vostra vita.
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Le statistiche, naturalmente, non potranno essere fatte crescere tutte prima della fine dell’avventura e questo, se da un lato impone di focalizzarsi fin da subito su un obbiettivo predeterminato e corteggiarlo senza quartiere, dall’altro aumenta la rigiocabilità. Per scoprire gli altri filoni narrativi (e sbloccare tutte le immagini bonus) legati a scelte differenti fatte nel corso del gioco e alle prede che avrete scelto dovrete per forza riniziare più volte daccapo l’anno universitario, magari cambiando alter ego.
Per essere il 31 ottobre questi costumi sono un po’ leggeri. Non avranno freddo?
Spezzano la routine universitaria una serie di eventi (le vacanze estive, un concerto, la festa di Halloween, le vacanze di Natale…) cui potrete decidere se prendervi parte o meno (partecipare costa energia) e che vi metteranno di fronte a bivi narrativi in cui dovrete scegliere essenzialmente con quale personaggio trascorrere quel determinato accadimento. Naturalmente il vostro rapporto ne uscirà rinsaldato, perciò dovrete invitare la persona che avete già adocchiato e che state corteggiando per non sprecare l’opportunità. Questo non vi dà però certezza che le vostre scelte non si rivelino boomerang pericolosi: potreste infatti annoiare, scontentare o addirittura litigare, soprattutto giocando a livelli di difficoltà superiori e perdere così punti preziosi utili alla costruzione del rapporto.
Ah, quanto ci piace l’estate!
Tecnicamente, Roommates è un prodotto che ha ben sei anni sulle spalle e, purtroppo, la versione per Nintendo Switch, nonostante sia l’ultima arrivata, li dimostra tutti. Gli sviluppatori non hanno infatti operato il minimo maquillage: i disegni sono statici, piuttosto piatti e poveri di dettagli e, quel che è peggio, anche dal tratto piuttosto acerbo, scimmiottando lo stile dei manga e degli anime senza mai riuscirci davvero. In compenso il plot funziona, il linguaggio è parecchio adulto e smaliziato, le battute sono molto simpatiche e i personaggi sono tutti a loro modo intriganti (le situazioni, però, piuttosto scontate e da film comico italiano anni ’70). Non è escluso che si abbia voglia, finita la storia, di riniziarla cambiando obbiettivo così da vivere emozioni e avventure differenti.
In Roommates c’è spazio anche per avventure omosessuali. Com’è giusto che sia