Per rendere la crittografia popolare e accessibile a tutti, la startup con sede a Parigi ha puntato sul collezionismo di card digitali dei calciatori per reinventare il fantacalcio, coinvolgendo i tifosi e offrendo tanti vantaggi ai club
Quanto vale giocare con le figurine e al fantacalcio? A livello emotivo tantissimo, perché specialmente nel secondo caso sfidare gli amici ogni settimana è origine di discussione e benevole prese in giro di gruppo. Un gioco praticato ovunque senza distinzione di genere, età e tifo su cui ha scommesso Sorare, una startup con sede a Parigi che nel giro di pochi mesi sta bruciando le tappe anche grazie all’utilizzo della blockchain, elemento utile in questa avventura per rendere la crittografia divertente e accessibile a tutti mediante proprio il fantacalcio.
Cosa fa Sorare
Nata nel 2018 dall’intuizione dei due cofondatori, Nicolas Julia e Adrien Montfort, circa l’unione di un gioco che riguarda lo sport più popolare del mondo e la tecnologia blockchain, Sorare ha chiuso un round di investimenti da 4 milioni di dollari, denaro utile per continuare l’espansione su scala globale (anche perché la domanda è in costante crescita) e per l’assunzione di dieci dipendenti entro la fine dell’anno. Al centro delle operazioni c’è il collezionismo della carte da gioco digitali, realizzate sotto licenza ufficiale dei vari club che hanno stretto accordi con la startup, e le formazioni che per ogni torneo devono essere presentate dai giocatori (solo maggiorenni). Si gioca in cinque e ognuno può scegliere lo schieramento preferito (qui il regolamento completo) inserendo almeno un portiere, un difensore, un centrocampista e un attaccante e indicare il capitano poiché la sua valutazione è maggiore rispetto agli altri interpreti, in base alle carte di cui si dispone. In palio ci sono ricompense da sbloccare e premi settimanali per ogni torneo organizzato.
Le card digitali
Sorare ha creato un marketplace dove i giocatori possono comprare, vendere e scambiare figurine digitali, che sono numerate e si differenziano in tre categorie. Per ogni calciatore esiste una carta, detta Unique, ma ci sono pure le Rare (sono 100 card) e le Super Rare (10 figurine) per un totale di 111 card per giocatore a stagione, mentre le valutazioni si rifanno ai dati di Opta Sports, società leader nella fornitura di statistiche e dati sportivi, e si sommano ai card point che dipendono dalle carte che si possiedono. In questo sistema entra poi la blockchain di Ethereum, utilizzata per stabilire i possessori delle carte digitali, oltre che per certificare e salvaguardare le carte più rare.
I vantaggi per i club
Il sistema piace e richiama sia i club, sia gli appassionati. Nel primo caso, Sorare conta al momento accordi con 76 club tra Europa, Stati Uniti e Asia, che entro fine 2020 saliranno a oltre 150 squadre, con l’ingresso di tre nuovi club italiani che si aggiungeranno a Roma, Lazio, Juventus e Napoli. I vantaggi di sposare il progetto del resto fanno gola a tutti tra nuove entrate, esposizione su mercati strategici per trovare nuovi tifosi (in particolare nei paesi asiatici) e un prodotto innovativo e coinvolgente per gli stessi tifosi.
Tra gli investitori anche André Schürrle
Lanciato nel marzo 2019, il gioco ha fatturato in un anno di vendite oltre 1 milione di dollari in 50 paesi grazie al coinvolgimento di circa 20.000 tifosi, con ricavi decuplicati da 30.000 a 350.000 dollari. Unendo dati e potenzialità, Sorare ha convinto nel tempo tanti investitori provenienti da differenti settori, come il miliardario Xavier Neil, fondatore di Free e Iliad, e in quest’ultimo round il calciatore tedesco André Schürrle: “Da bambino adoravo collezionare i miei giocatori di calcio preferiti negli album Panini, così quando ho incontrato Nicolas e Adrien, sono rimasto immediatamente colpito dalla loro visione per il futuro del calcio, con le carte digitali di giocatori da poter utilizzare in un gioco fantasy sportivo”, spiega l’ex nazionale della Germania.
Le potenzialità di collezionismo e fantacalcio
Restando al finanziamento da 4 milioni di dollari, a guidarlo è e.ventures, che focalizza gli investimenti in società legate a internet e software di consumo, cui si aggiungono parecchie sottoscrizioni tra cui figurano quelle di Partech, Fabrice Ventures e Semantic Ventures. E il Ceo Nicolas Julia ha le idee chiare su come far fruttare gli investimenti: “Si acquistano 370 miliardi di dollari di oggetti da collezione all’anno, la missione di Sorare è rendere il fantacalcio globale e gratificante, con le carte digitali di calcio. Per questo stiamo creando il modo più semplice per gli appassionati di calcio di sfruttare le loro conoscenze calcistiche e giocare con massimo coinvolgimento”.