Sviluppato da Codebyfire, un gestionale rilassato per fuggire dal baccano terrestre
Un bel giorno tutti i robot si alleeranno contro l’uomo e…diranno bye bye. Il nostro immaginario è stracolmo di rivolte cyborg in cui la tecnologia prende il sopravvento e rende gli uomini schiavi. Elon Musk, ad esempio, è convinto che senza gli strumenti giusti (ne venderà uno: si chiama Neuralink), l’uomo verrà soggiogato dall’intelligenza artificiale. Nessuno, però, ha mai pensato che i robot possano avere sogni e aspirare a una vita migliore, magari in mezzo alla natura senza mille compiti impartiti dai capricci umani. Su Nintendo Switch l’avventura di The Colonists racconta proprio di una truppa di piccoli robot che atterrano su pianeti sconosciuti per fondare una nuova società. Operosa, ma senz’altro più calma e rilassata rispetto al baccano terrestre.
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The Colonists: che pace
The Colonists non è come Outriders, in cui dobbiamo distruggere forme di vita aliena per farci strada in un mondo inospitale. E non è neppure inquietante come Returnal. Il nostro atterraggio è l’inizio di una calma campagna gestionale in cui dovremo mettere al riparo i nuovi coloni, costruendo piccole case, raccogliendo risorse e mettendo le basi della nuova società. Sviluppato da Codebyfire, software house britannica, il titolo è disponibile soltanto in inglese e per gli amanti del genere offre occasioni di gameplay piacevole, in uno stile pacato che ricorda il mood di Animal Crossing.
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Alla portata anche dei gamer meno esperti nel genere gestionale, The Colonists va comunque affrontato partendo dal tutorial, per conoscere la schermata di gioco e tutte le opzioni a disposizione del giocatore. La grafica cartoon non è eccelsa, ma è sufficiente per dare il giusto tono da siesta alle nostre sessioni.