Da Discord a Reddit, passando per Telegram
Dopo l’acquisizione di Twitter per 44 miliardi di dollari, Elon Musk ha avviato una rivoluzione interna. Metà dei dipendenti è stata licenziata e le dichiarazioni del nuovo Ceo sull’introduzione di soluzioni a pagamento stanno animando il dibattito tra gli addetti ai lavori. Sono questi i momenti in cui ci si guarda in giro, si studiano le alternative e, perché no?, si scoprono nuove piazze online dove trasferire le proprie attività. Ecco dunque un elenco di alcune piattaforme di cui si sta parlando nelle ultime settimane e che potrebbero beneficiare in termini di download dalla bufera in corso nel social dell’uccellino blu. Ecco dunque le alternative a Twitter.
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Mastodon
Ve ne abbiamo parlato con un’intervista a Fabio “Kenobit” Bortolotti. Mastodon è una piattaforma open source fondata sei anni fa dal tedesco Eugen Rochko; è decentralizzata, dunque opera su diversi server che ospitano un numero limitato di account; l’esperienza è simile a quella di Twitter, ovvero si possono pubblicare post fino a un massimo di 500 caratteri. A questo link trovate un elenco di giornalisti internazionali (e relativi settori di competenza) che sono già attivi su Mastodon.
Discord
Discord, a differenza di Mastodon, è invece estremamente diverso da Twitter. Ve ne abbiamo parlato in questo approfondimento. Lanciato nel 2015 da Jason Citron e Stan Vishnevskiy, è una versione moderna dei forum che qualche decennio fa alimentavano il dibattito online. Utilizzato soprattutto dai gamer che comunicano fra loro quando giocano in multiplayer, è diventato un luogo dove mano a mano si è iniziato a parlare di tutto. La parabola, se ci pensate, è simile a quella di Twitch, dove oggi non si trovano soltanto i video di gameplay.
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Decisamente più istituzionale e verticale sul mondo dei professionisti, LinkedIn potrebbe in un certo senso sostituire alcuni servizi di Twitter. Come su quest’ultimo operano le Liste – in cui salvare i profili preferiti in base agli argomenti – così su LinkedIn è possibile ottenere una vera e propria rassegna stampa quotidiana con i migliori post e contenuti selezionati dalla redazione di LinkedIn Italia. In più ci sono le newsletter, appuntamenti che vengono notificati ogni volta che un utente pubblica sulla propria pagina.
Si tratta di una piattaforma molto utilizzata Oltreoceano. Reddit è un social che si comporta come aggregatore di notizie. Proprio per questo vi raccontavamo di un numero crescente di utenti che lo starebbe utilizzando al posto di Google per fare ricerche online.
Telegram
Con canali e gruppi, Telegram si è ritagliato una fetta notevole nel panorama social a livello internazionale. Anche in Italia è molto utilizzato, soprattutto per verticali tematici. Si va dalle pagine personali dei content creator, fino a quelle dove vengono segnalate le migliori offerte ecommerce del momento.
Tumblr
Fondato nel 2006, è una piattaforma di microblogging che consente agli utenti di selezionare gli argomenti che più ci interessano. La pagina persona si chiama blog ed è personalizzabile. Nel dibattito social degli ultimi anni esperti come Gary Vaynerchuk sono convinti che il trend sia proprio quello dei temi, non dei follower. Saranno i primi a determinare a orientare l’engagement e le attività sulle piattaforme.