C’è il nuovo film al cinema. E pure Musk di mezzo
Era il 4 aprile 2021 quando Max Hodak, il cofounder di Neuralink, lanciava quella che ai più sembrava una boutade su Twitter: la società di Elon Musk – che punta a impiantare chip nel cervello delle persone con scopi sia sanitari sia per proteggere l’umanità dall’intelligenza artificiale – sarebbe in grado di ricreare una Jurassic Park. Questo quello che spiegava in un post Hodak: «Non si tratterebbe di dinosauri autentici», ma l’imprenditore ha citato l’ipotesi di specie super esotiche. In queste ore, a più di un anno di distanza, quel tweet è tornato a circolare sulla stampa internazionale, dove si legge di nuovo del progetto futuristico di ricreare un parco a tema dinosauri.
Ne hanno scritto in Francia, in Inghilterra sul Daily Star, e pure in Germania. Anche in Italia la stampa ha ripreso la notizia vecchia del tweet del cofounder di Neuralink e dei progetti futuristici per ricreare una Jurassic Park. Le ragioni possono essere diverse: tra queste citiamo la sovraesposizione mediatica di Elon Musk che, negli ultimi mesi, continua a far parlare di sè. Dopo l’annuncio dell’operazione per acquisire Twitter a oltre 40 miliardi di dollari, l’imprenditore ha gli occhi puntati addosso. Non può non c’entrare anche il fatto che al cinema, mentre scriviamo, viene trasmesso Jurassic Park Domonion, nuovo capitolo di una saga senza tempo.
Visto che si è parlato di Neuralink e di un suo presunto piano pensato forse più per generare dibattito tra i nerd e appassionati, tanto vale fare un punto sui recenti sviluppi, questi sì, concreti della società. Nel 2020 il primo test su una maialina di nome Gertrude aveva dato esiti positivi; poi era arrivato il turno di Pager, un macaco che era riuscito nel 2021 a giocare al celebre videogioco Pong utilizzando soltanto la forza del pensiero. Altro che dinosauri…