Dell’operazione si parlava di giorni. La società giapponese punta ad aggredire il mobile gaming con una delle IP più forti al mondo
Sega, uno dei principali attori giapponesi del panorama gaming, ha comunicato l’offerta di 776 milioni di dollari (706 milioni di euro) per acquisire Rovio, azienda finlandese divenuta famosa in tutto il mondo grazie alla sua IP più celebre, Angry Birds. Come si legge sulla CNBC, l’acquisizione sarebbe totale con una valutazione di 9,25 euro ad azione (+19% rispetto all’ultimo prezzo di chiusura). Di questa ipotesi si era già scritto: il Wall Street Journal aveva parlato di 1 miliardo di dollari come cifra probabile dell’accordo. Si tratta di comunque di un deal notevole, destinato ad avere un impatto sull’ecosistema.
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I videogiochi di Rovio sono stati scaricati oltre 5 miliardi di volte e la storia di questa ex startup è emblematica e viene spesso ripresa per dimostrare quanto i tentativi e i fallimenti siano talvolta passaggi necessari prima del successo. Il primo titolo Angry Birds rilasciato nel dicembre del 2009 non è stata affatto l’opera prima di Rovio: la società era al suo 52esimo esperimento, a un passo dalla chiusura definitiva.
Con questa mossa, Sega punta a sfruttare il talento di Rovio, dimostrato con Angry Birds, per aggredire il mercato gaming che entro il 2026 dovrebbe valere oltre 263 miliardi di dollari. «Tra i mercati dei videogiochi in rapida crescita, quello dei titoli mobile ha un potenziale particolarmente elevato e l’obiettivo a lungo termine di Sega è quello di accelerare la propria espansione in questo campo», ha dichiarato Haruki Satomi, amministratore delegato.