La techbio company Cure51, specializzata nell’analisi dei meccanismi biologici alla base dei processi di sopravvivenza di alcuni pazienti affetti da malattie rare, ha raccolto 15 milioni di euro in un round. La raccolta fondi ha come investitore principale Sofinnova Partners e vede la partecipazione di Hitachi Ventures GmbH, Life Extension Ventures, Xavier Niel e Olivier Pomel, CEO e co-fondatore di Datadog. Tra i partner, l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, l’Istituto Gustave Roussy di Parigi, il Centro Leon Bérard di Lione, la Charité Universitätsmedizin di Berlino, e la Vall d’Hebron di Barcellona.
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Che cosa fa Cure51
La startup, fondata nel marzo 2022 da Nicolas Wolikow e Simon Istolainen, insieme a imprenditori esperti come Thomas Clozel, co-fondatore di Owkine, e a cinque centri oncologici di fama mondiale tra cui l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO – Milano, Italia), l’Istituto Gustave Roussy (IGR, Parigi – Francia), il Centro Léon Bérard (CLB, Lione – Francia), la Charité Universitätsmedizin (Berlino – Germania) e il Vall d’Hebron (VHIO, Barcellona – Spagna), adesso sta lavorando alla creazione del primo database clinico e molecolare globale di sopravvissuti al cancro. L’analisi di Cure51 non si concentra tanto sui meccanismi della malattia, quanto sullo studio dei casi atipici, quegli individui che sfidano le statistiche e sopravvivono alle forme più aggressive di cancro, tra cui il cancro pancreatico in stadio metastatico e il glioblastoma. «Cure51 rappresenterà un’opportunità di crescita tecnologica e scientifica», ha commentato Luca Mazzarella, direttore del laboratorio di Oncologia Traslazionale dell’Istituto Europeo di Oncologia.