Sono tante le realtà che lavorano alacremente come i folletti di Babbo Natale per regalarvi un periodo magico. Candele profumate, statuette sacre e luci a LED comandate a distanza, perché la tecnologia è ovunque. Il giro d’affari è sopra i 300 milioni di euro. Leggere per credere
Il Natale è, senza dubbio, la festa più attesa dell’anno. Un’occasione per ritrovarsi in famiglia, salutare i parenti che non si vedono da un po’ davanti a una fetta di panettone accompagnata da un buon spumante. Ma il Natale non è solo questo, è anche la gioia di scambiarsi i doni. Per questa ricorrenza speciale vi proponiamo una serie di startup che lavorano quotidianamente per rendere la giornata unica. Da opere di arte sacra a speciali candele personalizzate per finire a regali bizzarri e divertenti.
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Holyart, l’”Amazon” dell’arte sacra
A Reggio Emilia, nel grande e-commerce di arte sacra e articoli religiosi, il co-founder e CEO di Holyart, Stefano Zanni, ci spiega come è nata l‘idea che oggi vive in uno spazio di 10mila mq. «Holyart è nata nel 2007 da una intuizione mia e di Gabriele Guatteri (ndr l’altro co-founder), un fotografo che ha un negozio di sviluppo e stampa in un piccolo comune in provincia di Reggio Emilia in cui vende anche articoli religiosi. Con la diffusione della fotografia digitale, Gabriele si era reso conto che il negozio difficilmente avrebbe avuto un futuro, per cui ha deciso di chiudere l’attività ma in magazzino aveva 30mila euro di articoli religiosi invenduti da smaltire. Gli proposi allora di mettere tutto in un garage, di creare un sito e di venderli online. In quel momento non c’era ancora Amazon in Italia, l’e-commerce era solo in una fase iniziale. Da quel primo anno, Holyart ha conosciuto una crescita a doppia cifra: dai 40mila euro di ricavi da cui è partita nel 2007 ha superato il milione di euro nel 2012 per arrivare ai 6 milioni del 2018».
E racconta: «Avevamo saturato la capacità distributiva della nostra precedente sede, pensata per farci raggiungere un fatturato di 11 milioni di euro. Nei due anni contrassegnati dal Covid abbiamo registrato una netta accelerata alla crescita del fatturato arrivando a 15 milioni nel 2022 – prosegue il CEO – Alla luce del potenziale di sviluppo all’estero, sia in Europa che negli Stati Uniti, abbiamo investito in questo nuova sede per continuare lungo il percorso di crescita a doppia cifra degli ultimi anni e migliorare ulteriormente il servizio offerto ai nostri clienti. Qui abbiamo ingrandito il polo logistico in cui confezioniamo e spediamo i nostri prodotti nel mondo; nella vecchia sede siamo arrivati a 2.000 pacchi al giorno, ma contiamo di superare i 5.000 pacchi in oltre 160 Paesi grazie a un magazzino semi-automatizzato che ci consente di incrementare di oltre il doppio la capacità distributiva». In questo enorme spazio ci sono anche gli uffici amministrativi, il magazzino per lo stoccaggio e studi fotografici per la digitalizzazione dei prodotti. «Il progetto ha richiesto un investimento complessivo di 18 milioni di euro», spiega il CEO.
Nella sede di Holyart la macchina non si ferma, praticamente, mai. «Con il nuovo sistema distributivo e di stoccaggio possiamo raggiungere 50 milioni di euro di fatturato rispetto ai 15 milioni con cui ha chiuso l’esercizio 2022». In Holyart si possono trovare articoli di vario genere, principalmente religiosi come incensi, libri di preghiere, rosari, candele, ma anche le statuine per i presepi napoletani, le icone antiche, i tabernacoli cesellati, le statue in legno e in marmo scolpite da artigiani, crocefissi e arazzi, prodotti cosmetici e alimentari dei monasteri italiani ed europei ma anche articoli più commerciali come Babbi Natale, alberi di Natale, e quant’altro. «Negli ultimi quattro anni la crescita è stata esponenziale con il fatturato che è più che raddoppiato, per arrivare nel 2022 a 15 milioni. Reggio Emilia per noi è strategica non solo da un punto di vista logistico ma anche per la sua vicinanza a Parma e Modena – continua il CEO – Oggi l’80% dei nostri clienti sono fedeli laici e il restante 20% sono religiosi che trovano su Holyart tutto quello che serve per le loro parrocchie e le unità pastorali. Tanti dei nostri utenti cercano magari un piccolo accessorio per il presepe oppure acquistano prodotti anche fuori stagione per abbellire la propria casa. Negli anni abbiamo scoperto e selezionato oltre 240 artigiani in tutta Italia di cui, in molti casi, siamo i principali clienti».
Un passo molto importante per Holyart che in un settore come quello dell’e-commerce che ha vissuto cambiamenti epocali negli ultimi 15 anni. «Molti di questi artigiani sono delle eccellenze artigianali del Made in Italy che, probabilmente, non avrebbero resistito alle pressioni della globalizzazione e della pandemia senza il canale di vendita internazionale del nostro e-commerce – spiega Stefano – Nel 2017 abbiamo chiuso il nostro primo round di investimento da 1,2 milioni di euro, adesso puntiamo a consolidarci nei mercati in cui siamo già presenti, in particolare in quelli italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese, vero punto di forza di Holyart. Abbiamo ancora ampi margini di crescita negli USA e in Canada, oltre che in tutto il Sud America, e vogliamo esplorare completamente anche questi mercati grazie alla forza del Made in Italy della nostra nicchia di mercato. Siamo partiti in 2 e oggi contiamo oltre 60 collaboratori, per la maggior parte under 35».
Regali spiritosi e tech
Usciamo un po’ dalla sacralità per conoscere altre startup che si occupano di rendere il giorno di Natale speciale. Enspire è una piattaforma che aiuta le persone nella ricerca del regalo ideale, risparmiando tempo e trovando idee originali e utili inserendo pochi dati per profilare le proposte che più si avvicinano ai gusti del destinatario. Una volta che l’utente si è collegato al sito web può, per esempio, indicare il tipo di rapporto che ha con colui/ei che riceverà il regalo, le sue preferenze, i suoi gusti, gli interessi, et voilà, compariranno una serie di proposte studiate ad hoc. Su Candle Street si possono, invece, creare candele profumate su richiesta e personalizzate con decorazioni studiate ad hoc.
Ma c’è anche chi permette di “affittare” un Babbo Natale a domicilio, come Be My Hero (di cui vi avevamo già parlato qui). Tramite la piattaforma, la startup punta a fare incontrare famiglie e genitori con una platea di cosplayer, attori, creativi e tutte quelle persone che amano intrattenere, soprattutto i più piccoli. E per non farsi proprio mancare niente, su Twinkly si possono comperare catene di luci LED di ultima generazione da comandare da remoto tramite l’app. Grazie al software brevettato, Twinkly individua la posizione delle singole luci con la fotocamera e ne controlla l’animazione, i colori e gli effetti luminosi in maniera del tutto personalizzata, per un Natale tech e a risparmio.