Con numerose attività, Innois è tra le realtà digitali più attive in campi quali quello del reshoring, del southworking e dell’innovazione
Reshoring, southworking, innovazione digitale. Temi che stiamo iniziando a sentire sempre più di frequente, alcuni dei quali semi-sconosciuti fino a poco tempo fa, oggi divenuti centrali nel dare forma a quello che chiamiamo “futuro”, ma, soprattutto, a questa nuova normalità che stiamo vivendo. Ed è in questo contesto che è partito qualche mese fa Innois, il progetto nato dalla Fondazione di Sardegna per creare innovazione e fare ecosistema nella terra che ha fatto da apripista agli albori del world wide web. «Serve un distretto dove l’idea viene scambiata, condivisa e messa a terra. La Sardegna è un modello in questo. Oggi l’innovazione è il punto cruciale per la ripartenza», aveva dichiarato Alessandra Todde, sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico, durante l’edizione digitale di SIOS20 Sardinia Edition.
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E proprio in Sardegna, terra di potenzialità inespresse e resilienza dell’innovazione, Innois ha messo le basi per la creazione di un ecosistema ambizioso proiettato al futuro.
Innois, l’innovazione passa dal digitale
Tra le attività proposte da Innois, anche una serie di incontri 100% digitali. Al centro, tematiche quali: la cybersecurity; la scuola digitale; i fondi messi a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti per l’Innovazione; hackathon e contest per la creazione di ecosistemi e lo sviluppo di idee d’impresa. #INNOISTALK, una serie di eventi promossi anche con il supporto di CDP Venture Capital e dal Banco di Sardegna per contribuire ad animare il territorio, è l’iniziativa digitale che da questo mese sino a maggio metterà in campo tante forze necessarie all’implementazione e allo sviluppo dell’imprenditoria innovativa.
Nei prossimi mesi sarà portato avanti un programma di iniziative che, da un lato, vede una parte delle attività di Innois e, dall’altro, eventi in cui Innois interviene garantendo supporto organizzativo e visibilità.
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Durante il ciclo di eventi messi in campo da Innois e CDP Venture Capital c’è il talk dal titolo “CDP Venture Capital a sostegno dell’innovazione”, evento digitale del 22 ottobre durante il quale Cassa Depositi e Prestiti illustrerà i fondi e le operazioni messe in campo a favore dell’innovazione. Innois sarà supporter della “StartCup Sardegna”, l’iniziativa in streaming del 29 ottobre, giunta alla sua 13esima edizione, in cui 10 startup sarde competeranno per un montepremi, fornito dagli sponsor, di 45mila euro, e per aggiudicarsi le finali nazionali del Premio Nazionale per l’Innovazione.
Un Makeathon, in programma dal 26 al 28 novembre, coinvolgerà fablab regionali e nazionali nella costruzione di DPI e oggetti connessi al distanziamento. Il programma proseguirà poi nei prossimi mesi, sino a maggio, con hackathon, talks e confronti tra venture capitalist.
Reshoring e southworking, perché lavorare in Sardegna
Cambiano gli spazi e i luoghi di lavoro e, se fino a qualche tempo fa sembrava impensabile poter gestire il proprio lavoro indipendentemente dal luogo in cui ci si trova, oggi lo smartworking sta entrando sempre più spesso nel quotidiano. In tempi di convivenza con il virus che ha drasticamente cambiato il nostro modo di vivere e di lavorare, il reshoring e il southworking sono tra i temi più discussi. Ma cosa si intende esattamente per “reshoring”? Il termine sta ad indicare il rientro nella terra di origine da parte di aziende che in precedenza avevano delocalizzato le proprie sedi. Una sorta di “controesodo” rispetto a quanto accadeva sino a poco più di sei mesi fa. Una tendenza che, oggi, interessa in particolar modo aziende e lavoratori provenienti dal Sud Italia: territorio che ha vissuto, e sta vivendo in questi mesi di pandemia, un ripopolamento.
Il rapporto qualità della vita/costi al Sud Italia è decisamente migliore che al Nord. E per molti smartworkers tornare a “casa”, dalle proprie famiglie che non vedevano da tempo, è stato un grande piacere e una nuova prospettiva per riconsiderare lavoro e spazi, che perdono quasi la loro fisicità. È proprio questo quello che viene definito il fenomeno del “southworking”: il ripopolamento del Sud Italia che, grazie allo smartworking, sta assistendo ad un “rientro dei cervelli”. Una grande occasione per lo sviluppo di un territorio ad altissimo potenziale che negli ultimi decenni ha indubbiamente sofferto l’esilio di grandi menti e grandi aziende.
Ma cerchiamo di capire: “Perchè le imprese dovrebbero trasferirsi in Sardegna?”
“La Sardegna, in questo scenario, rappresenta sicuramente un territorio particolarmente recettivo per l’innovazione: avanguardia di internet fin dai primi anni ‘90, vanta caratteristiche uniche e irriproducibili, a partire dalla sua posizione strategica al centro del Mediterraneo, che ne fanno un hub perfetto e a 2 ore di aereo da tutte le capitali europee, spesso tramite vettori low cost – spiega Carlo Mannoni, direttore generale della Fondazione di Sardegna – Grazie a una forte spinta innovativa in termini finanziari provenienti dal settore pubblico e alla presenza degli atenei di Cagliari e Sassari nella top 10 delle università italiane, secondo il CENSIS il contesto è maturo per prepararsi ad accogliere talenti e imprese innovative”.
Un fenomeno, quello del southworking, che è divenuto oggetto di studio da parte del team del progetto di Global Shapers Palermo Hub, che ne coglie vantaggi e svantaggi.
Global Shapers Palermo Hub team
Una tendenza che non è soltanto occasione di approfondimento ma offre anche la possibilità, ai lavoratori che abbiano intenzione di intraprendere questa modalità di lavoro, di essere aiutati in modo concreto dal team del progetto. Tra gli obiettivi di Global Shapers Palermo Hub c’è anche quello di formulare delle proposte di policy e, nel lungo termine, stimolare l’economia del Sud e aumentare la coesione territoriale tra le varie regioni d’Italia e d’Europa creando un nuovo terreno fertile all’innovazione e alla crescita.
Gli appuntamenti con Innois
Malware e cybersecurity; scuola digitale; fondi per l’innovazione; contest per lo sviluppo di idee d’impresa; venture capital sono i temi che saranno affrontati da Innois durante i prossimi mesi.
“Innois nasce per fare squadra, perché pensiamo che sia l’unico modo per crescere insieme, muovendosi su asset quali quello dell’esperienza, della competenza e del territorio”, afferma Carlo Mannoni, direttore generale della Fondazione di Sardegna.
Tra gli appuntamenti supportati da Innois, a cura dell’host partner The Net Value, dopo “Rilevazione intelligente di malware: attacchi adversarial e nuove prospettive” del 15 ottobre, sono previsti, sempre in streaming:
– “Gli strumenti di CDP Venture Capital in favore dell’innovazione” (22 ottobre). Durante l’evento, Cassa Depositi e Prestiti illustrerà i fondi dedicati (Seed per il sud e AccelerORA) e le modalità tramite le quali promuovere lo sviluppo e la crescita delle imprese italiane innovative ad alto contenuto tecnologico. L’iniziativa, durante la quale CDP presenterà nuovo progetto con INNOIS, prevede anche l’intervento di due startup che hanno beneficiato degli strumenti offerti da Cassa Depositi e Prestiti;
– “StartCup Sardegna” (29 ottobre), l’evento in streaming al termine del quale saranno decretati i vincitori del montepremi, fornito dagli sponsor, di 45mila euro e saranno annunciati i nomi, tra le 10 imprese sarde che hanno partecipato all’evento, che accederanno alle finali nazionali del Premio Nazionale per l’Innovazione
Gli #INNOISTALK proseguiranno anche nel mese di novembre con dialoghi e confronti tra venture capitalist e founder di startup:
– “Meet the founder Giovanni Daprà, CEO e Founder di Moneyfarm” (18 novembre, dalle 18). Questo talk vedrà ospiti Giovanni Daprà, che assieme a Paolo Galvani ha fondato nel 2011 Moneyfarm dopo un’esperienza comune nel settore bancario segnata dalla crisi del 2008, impegnato in un confronto con Mario Mariani, founder di The Net Value. Moneyfarm è oggi una delle principali storie di successo nel panorama italiano dell’innovazione, oltre a rappresentare una realtà consolidata a livello europeo nel campo della gestione digitale del risparmio.
Ci sarà anche un Makeathon, a cura dell’host partner Abinsula (dal 26 al 28 novembre), che coinvolgerà fablab regionali e nazionali nella costruzione di DPI e oggetti connessi al distanziamento. Nei prossimi mesi seguiranno altre attività promosse dagli altri host partner Open Campus e Rumundu.
“Sono state programmate e verranno supportate tante altre attività nei prossimi mesi, più di una al mese – afferma il direttore Mannoni – Eventi che avranno luogo online, esclusivamente in via telematica, su vari temi che interessano il pubblico internazionale e, pertanto, dedicato a tutti coloro che lavorano, vogliono approfondire o semplicemente sono incuriositi da questo ampio e trasversale ecosistema innovativo”.
Un’occasione per rilanciare un contesto d’eccellenza, con capitale umano competente e preparato, che, negli ultimi anni, ha accolto le sedi operative di molte aziende e startup.