Si chiama Electrospider, la biostampante 3D che replica i tessuti umani presto negli ospedali italiani
SolidWorld Group, azienda a capo del Gruppo leader nel settore delle tecnologie digitali tridimensionali, della stampa 3D industriale, dei servizi avanzati di stampa nel settore aerospaziale ed automobilistico, a settembre consegnerà il primo esemplare di Electrospider, biostampante 3D in grado di realizzare riproduzioni di cellule e tessuti umani con tecnologia additiva, la cui produzione in serie era stata comunicata il 16 febbraio 2023.
Si tratta di un innovativo modello di stampante 3D sviluppato grazie alla collaborazione tra Bio3DPrinting, società del Gruppo SolidWorld, ed il Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa. Ad acquistarla è uno dei maggiori centri ospedalieri e di ricerca medica italiano situato nel Nord Italia. Il punto di forza del modello venduto – spiega la società in una nota – consiste nella capacità di stampare per la prima volta contemporaneamente la struttura di supporto al tessuto, in materiale biocompatibile, tramite la tecnica di elettrofilatura, con spessore nanometrico, e gli idrogel cellulari di diverse tipologie di cellule umane ottenute da sviluppo in vitro delle cellule del paziente, tramite estrusione contemporanea. Cellule che si svilupperanno sulla struttura tridimensionale creata, continuando nel frattempo ad alimentarsi grazie alla struttura dell’idrogel.
Che cosa fa 3D Electrospider
La produzione della prima Electrospider è già stata avviata presso il polo tecnologico di SolidWorld Group a Barberino Tavarnelle, vicino Firenze, dove opera la società Bio3DPrinting. La commessa relativa a questa prima consegna ha un valore economico totale di circa 650mila euro, comprensivo della fornitura di una biostampante 3D e di altri servizi accessori aggiuntivi. «Dal 2018 – ha raccontato Roberto Rizzo, fondatore e presidente di SolidWorld Group – abbiamo avviato importanti investimenti nel settore biomedicale che oggi finalmente si traducono in macchine all’avanguardia interamente coperte da brevetti internazionali e prodotte nelle nostre unità produttive».
Electrospider riproduce pelle e frammenti di ossa, con la prospettiva di creare in futuro organi per trapianti. L’applicazione più immediata è quella per testare nuovi farmaci o le cure chemioterapiche, ma si possono testare su cellule umane anche cosmetici o shampoo, riducendo gli esperimenti sugli animali e aumentando la loro efficacia anticipando problemi come allergie o irritazioni. La tecnica della bio fabbricazione, o medicina generativa, ha ormai una decina di anni. Era già possibile duplicare cellule umane in vitro, ma la vera innovazione di questa macchina è quella di aver realizzato una stampante multi scala e multi materiale che può contemporaneamente lavorare con diversi tessuti cellulari umani. «Con l’Electrospider – ha concluso Rizzo – riusciamo a realizzare i diversi strati della pelle, cellule epatiche ed ematiche contemporaneamente, ma anche ossee. Il tutto in un ambiente assolutamente sterile e controllato».