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Nella diretta su StartupItalia insieme a Namirial abbiamo incontrato Soisy, la startup fintech che testimonia l’importanza della digital transformation e della scelta del giusto partner nel business. Quando una tech company non è solo provider di servizi ma agisce come ammortizzatore tra le rigidità del sistema e affianca i clienti in un processo scalabile di digitalizzazione, costruisce una partnership tecnologica e culturale. Con la storia emblematica della società fintech Soisy abbiamo chiuso il ciclo dedicato a Namirial, tech company italiana presente in più di 100 paesi nel mondo che digitalizza le imprese partendo innanzitutto da una visione condivisa di innovazione, evoluzione e futuro.
Dopo i tre approfondimenti attorno a identità digitale, cybersecurity e mission aziendale, abbiamo incontrato Michele Chiappa, sales account Manager di Namirial, e Andrea Sandro, co Founder di Soisy. La startup milanese, fondata nel 2015 per rivoluzionare e facilitare l’accesso ai prestiti tra privati tramite una piattaforma di social landing, è in un certo senso il simbolo di un paradigma, perché come molte altre realtà non parte dalla digitalizzazione di servizi esistenti e processi consolidati ma anzi è al 100% nativa digitale, e per questo punta ad offrire un’esperienza utente che sia vigilata, sicura, agile ed efficiente. “È fondamentale per noi individuare un’azienda che parli il nostro stesso linguaggio, che sappia garantire servizi integrati in continuità, senza interrompere la user experience, la circolazione dei dati e la loro archiviazione – ha spiegato Andrea Sandro di Soisy – quando abbiamo dovuto cambiare provider questa garanzia di Namirial ha fatto davvero la differenza, ed è stato uno switch del tutto “indolore”. Avevamo l’esigenza iniziale di garantire un flusso digitale che includesse la firma del contratto con l’utente, ma poi grazie a loro abbiamo potuto integrare anche altre funzionalità”.
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D’altra parte, le esigenze delle startup sono stimolo e propulsione allo sviluppo di servizi e soluzioni che siano adeguate al tempo che viviamo ma soprattutto ad anticipare quelli che verranno. “Abbiamo tanti anni di esperienza al fianco di grandi aziende corporate, caratterizzate da un business più tradizionale, ma da diversi anni ormai parliamo con il mondo delle startup che ha esigenze applicative di scalabilità – ci ha spiegato Michele Chiappa di Namirial – Questo ci ha spinto a ridisegnare la parte applicativa – dalla firma all’identità digitale, dalle funzionalità all’integrazione grafica – per rispondere ai loro bisogni”. Così, mentre si inseriscono in un mercato tra regole e certificazioni, le startup grazie al ponte tecnologico di aziende come Namirial diventano importanti driver del settore, impattando fortemente nella customer journey di chiunque voglia nascere o crescere in ambiente web.