Un nuovo record per la Silicon Valley
Nel suo ultimo round di finanziamento Stripe, azienda fondata in Silicon Valley nel 2010, ha raggiunto i 95 miliardi di dollari di valutazione, cifra che non era mai stata registrata da una società nata in uno degli angoli più innovativi del pianeta, in California. Come si legge sul Financial Times, la società ha appena raccolto 600 milioni di dollari da attori come Ireland’s National Treasury Management Agency, Allianz, Fidelity, Baillie Gifford, AXA e Sequoia Capital. L’azienda ha comunicato che destinerà i capitali ricevuti per investire in Europa, soprattutto nella sua sede di Dublino.
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Stripe: che cosa fa
Quando la fondarono più di dieci anni fa, i fratelli Collison (Patrick e John) erano ventenni. Stripe è una società che aiuta aziende clienti a gestire pagamenti e bonifici online e, tra le tantissime che si affidano ai suoi software, citiamo giganti come Booking. Tra i suoi primi investitori la società conta anche Elon Musk. Raggiungendo la valutazione di 95 miliardi di dollari, Stripe ha così superato quelle di società come Uber (72 miliardi) e Facebook (80 miliardi) prima che queste si quotassero. Al momento, come ricorda il Financial Times, Stripe non ha intenzione di presentarsi in Borsa e questo le ha anche permesso di non rendere pubblici i dati finanziari.
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La crescita di Stripe, soprattutto negli ultimi tempi, è stata senz’altro accelerata dall’impennata registrata nell’ecommerce a seguito dell’emergenza sanitaria e dei lockdown attivati in mezzo mondo. Valutata 95 miliardi di dollari, l’azienda della Silicon Valley ha fatto meglio anche di SpaceX di Elon Musk (valutata 74 miliardi di dollari) e al momento soltanto i giganti cinesi ByteDance e Ant Group hanno fatto meglio.