Stando a Bloomberg Apple ha acquisito DarwinAI, startup con sede in Canada specializzata nell’impiego dell’intelligenza artificiale in ambito industriale. Grazie alla sua tecnologia di computer vision è infatti in grado di seguire l’intero processo produttivo e individuare quando i componenti hanno difetti. Sebbene nessuna delle due aziende abbia confermato l’operazione, TechCrunch ha verificato che la società ha concluso l’exit all’inizio del 2024.
I «nuovi orizzonti» di Apple partono con DarwinAI?
Diversi dipendenti di DarwinAI hanno aggiornato peraltro il proprio profilo LinkedIn, unendosi al team di machine learning di Apple. La società di Cupertino sta affrontando come le altre Big Tech e multinazionali del settore la transizione verso modelli di intelligenza artificiale. Ma se OpenAI e Microsoft corrono veloci, almeno dal punto di vista della quantità di software pubblicati (nei prossimi mesi arriva Sora), l’azienda guidata da Tim Cook sembra adottare una strategia differente.
Tanto per cominciare ha lanciato l’Apple Vision Pro, disponibile sul mercato come visore per la realtà aumentata e virtuale (criticato su tutti i fronti dal Ceo di Meta Zuckerberg). Sull’AI nello specifico Cook ha detto che la mela morsicata aprirà «nuovi orizzonti». Dopo aver abbandonato definitivamente il progetto sulla Apple Car, l’auto a guida autonoma su cui son stati investiti 10 miliardi di dollari, la società si sta concentrando su altri verticali.
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