La campagna anti Covid è partita a rilento
Nord e sud, senza molte differenze. I ritardi nella somministrazione dei vaccini si ritrovano in diverse Regioni della penisola, dove è già partita la campagna per contrastare la pandemia di coronavirus in mezzo a ritardi e già mille rimpalli di responsabilità tra istituzioni, politica e strutture ospedaliere. Grazie ai dati resi pubblici dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, è possibile monitorare l’evoluzione delle vaccinazioni giorno dopo giorno. Il Governo, intanto, si è difeso sostenendo di aver rispettato i tempi. Tutto questo mentre il mondo intero ha sgranato gli occhi dallo stupore dopo l’avvio in quarta da parte di Israele, dove sono già stati vaccinati un milione di cittadini. Oltre all’aspetto sanitario, resta l’immensa questione logistica: in queste ore i dati mostrano quanto certe Regioni siano in ritardo nella somministrazione dei vaccini pur avendo ricevuto un buon numero di scorte.
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Fonte: profilo Twitter Roberto Speranza
La Regioni con meno vaccinati
L’esempio più clamoroso, soprattutto perché si parla della Regione locomotiva del paese, riguarda la Lombardia. Con appena 3.126 vaccinati su oltre 80mila dosi ricevute, Palazzo Lombardia ha subìto le critiche generali per non aver risposto in maniera tempestiva a questa prima tranche di dosi. Più indietro rispetto a tutti – guardando sempre alla percentuale di vaccinazioni fatte su dosi consegnate – è il Molise, con 50 vaccinati e quasi 3mila dosi ancora da somministrare. Male anche la Valle d’Aosta, dove delle 995 dosi consegnate ne sono state somministrate soltanto 44.
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Al sud è in ritardo nelle somministrazioni anche la Calabria con appena il 3,5% delle 13mila dosi somministrate finora alla popolazione. Indietro infine anche la Sardegna (392 vaccinati a fronte di quasi 13mila dosi ricevute). Dal grafico disponibile sul sito ufficiale che monitora l’andamento di questa campagna vaccinale senza precedenti si nota che, nel complesso, l’Italia non è partita nel miglior modo possibile. Finora Roma ha consegnato meno di mezzo milione di vaccini e appena un quarto di questi è stato somministrato.