Verso Dpcm che istituisce zone rosse e chiude le attività non essenziali ora sotto coprifuoco. In Italia 31.758 nuovi infetti e 297 morti. Lombardia (+8.919) e Campania (+3.669) le Regioni più colpite
Un nuovo Dpcm potrebbe essere alle porte. Non se ne conoscono ancora le misure, non ne è stata anticipata la portata, ma con ogni probabilità compirà un ulteriore passetto verso il lockdown totale, prevedendo forse la chiusura di bar, pub e ristoranti anche durante il giorno, il ricorso serrato allo smart working e il ritorno delle autocertificazioni. Una riunione urgente del Comitato tecnico scientifico è stata convocata alle 18. «Mi auguro che sia possibile evitare di chiudere le scuole e le attività, i luoghi di lavoro, assicurando la sicurezza». Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, ospite della festa del Foglio.
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L’Europa torna al lockdown
Sul tavolo degli esperti del Comitato tecnico scientifico, riuniti proprio in questi minuti, le possibili ulteriori misure da adottare per frenare la curva dei contagi. Il tema tiene banco in tutta Europa. Il cancelliere tedesco Sebastian Kurz ha annunciato che l’Austria tornerà in lockdown da martedì. I ristoranti potranno lavorare solo con servizio d’asporto, gli hotel resteranno aperti solo per i clienti dei viaggi d’affari e le scuole attiveranno forme di didattica a distanza, con l’eccezione delle primarie. Anche la Gran Bretagna sta attendendo che Boris Johnson annunci le nuove restrizioni e si pensa sia destinata a un nuovo lockdown.
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Il numero di ricoveri legati al Covid-19 ha raggiunto numeri record in almeno 14 Paesi europei questa settimana, secondo un conteggio dell’Afp. I paesi più colpiti sono stati la Repubblica Ceca, con 62 pazienti ogni 100.000 residenti, seguita da Romania (57), Belgio (51) e Polonia (39). In totale, 135.000 malati di Covid sono trattati negli ospedali di 35 paesi (su 52), rispetto ai meno di 100.000 della settimana precedente. I Paesi con il maggior aumento registrato sono stati la Serbia, con ricoveri in aumento del 97%, il Belgio (81%), l’Austria (69%) e l’Italia (65%).
Azzolina chiede scuole aperte. Le Marche le chiudono
Il Comitato tecnico scientifico dovrà poi prendere una decisione univoca sulle scuole. Non è del resto un caso se nel pomeriggio sia nuovamente intervenuta, via social, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina difendendo la sua ostinazione nel lasciare aperti gli istituti. «Tenere le scuole aperte significa aiutare le fasce più deboli della popolazione. Significa contrastare l’aumento delle disuguaglianze, un effetto purtroppo già in corso, a causa della pandemia. Significa tutelare gli studenti, ma anche tante donne, tante mamme, che rischiano di pagare un prezzo altissimo».
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Ma ormai quasi più nessuno ascolta la ministra. Come preannunciato ieri, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha firmato oggi l’ordinanza n. 40 che prevede la didattica a distanza (Didattica digitale integrata) al 100% per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie. Il provvedimento prevede però la “possibilità di svolgere, in presenza, le attività laboratoriali previste dai rispettivi ordinamenti, le verifiche scritte, le lezioni per gli alunni con bisogni educativi speciali e per quelli che hanno difficoltà di collegamento telematico dal proprio domicilio”.
Verso il lockdown di Lombardia e Campania
I numeri odierni parlano di 31.758 nuovi infetti e 297 morti nelle ultime ore. Lombardia (+8.919) e Campania (+3.669) le Regioni più colpite. Questo potrebbe spingere il Comitato tecnico scientifico a chiedere al governo di Giuseppe Conte di dichiararle zone rosse cingendole nuovamente in un lockdown totale, con impossibilità di lasciare i territori interessati.