Paese bloccato fino al 15 febbraio: vietati gli spostamenti tra le Regioni. Riaprono però i musei
Il nuovo Dpcm varato dal governo non porta con sé certo le novità sperate dalla popolazione. Anzi, si profilano infatti all’orizzonte nuove restrizioni che, unite all’abbassamento dei limiti che faranno scattare la zona rossa, rendono il prossimo futuro “meno libero” di quanto non fosse l’ultimo periodo. Tuttavia si registrano anche sporadiche aperture.
Nuovo Dpcm, riaprono i musei
Riaprono i musei, gli istituti e i luoghi di cultura nelle zone gialle. Lo prevede la bozza del Dpcm in vigore dal 16 gennaio. I musei saranno aperti dal lunedì al venerdì “a condizione che detti luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali nonché dei flussi di visitatori, garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone”.
Ripartono le navi da crociera
Via libera anche alle crociere. La bozza del nuovo Dpcm statuisce che “i servizi di crociera da parte delle navi passeggere di bandiera italiana possono essere svolti nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico”.
Visite solo “due alla volta”
Il nuovo Dpcm mantiene invece le restrizioni natalizie (quando l’Italia era tutta rossa) per ciò che riguarda le visite a parenti e amici. Anche nelle zone rosse sarà possibile andare a casa di amici e parenti, in massimo due persone. Lo prevede la bozza del Dpcm in vigore dal 16 gennaio. “Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata – si legge nella bozza – è consentito nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale”. Chi vive nei comuni con meno di 5mila abitanti, dice ancora il decreto, potrà invece spostarsi per una distanza non superiore ai 30 km dal confine, con esclusione dei capoluoghi di provincia”.
Bar, niente più asporto dopo le 18
Dal 16 gennaio “Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 e 47.25 (bar e esercizi specializzati nella vendita al dettaglio di bevande e alcolici, ndr) l’asporto è consentito esclusivamente fino alle 18”.
Scuola, alle superiori classi dimezzate
Per le scuole superiori di secondo grado dovranno adottare “forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica… in modo che…almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza”.
In montagna niente sci
Gli impianti sciistici rimarranno chiusi fino al 15 febbraio. Dopo quella data potranno aprire gli impianti “solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”