L’ex startup oggi quotata in Borsa deve consegnare al gigante di Seattle 100mila furgoni green entro il 2030
Si tratta delle prime consegne di van elettrici dell’ex startup Rivian al di fuori del mercato statunitense. Stiamo parlando di una società automotive quotata in Borsa e più volte (forse prematuramente) ribattezzata la sfidante di Tesla e che anni fa ha ricevuto da Amazon una commessa per consegnare 100mila furgoni elettrici entro il 2030. Di questi, 300 sono in arrivo in Europa, dove nelle prossime settimane inizieranno a circolare in Germania tra Monaco, Berlino e Dusseldorf. L’operazione rientra nel piano di elettrificazione della flotta che la multinazionale guidata da Andy Jassy sta portando avanti da anni per ridurre le emissioni.
Amazon non ha soltanto Rivian come partner nel settore automotive. Per rendere green il proprio braccio ecommerce ha infatti siglato accordi con giganti del calibro di Stellantis e in tutto il mondo è alla ricerca di startup utili allo scopo, dagli Stati Uniti all’India passando per l’Europa. In Germania, nello specifico, Amazon vanta già migliaia di furgoni elettrici in servizio e in generale nel vecchio continente la società ha investito 1 miliardo di euro per la transizione energetica dei propri veicoli.
Le vicende di Rivian hanno seguito un percorso non facile, soprattutto dopo la quotazione in Borsa. La IPO a novembre 2021 ha segnato 93 miliardi di dollari di capitalizzazione a 106 dollari ad azione. A distanza di quasi due anni il titolo viaggia al di sotto dei 20. I ritardi nelle consegne hanno innervosito gli investitori e nel 2023 la società ha perso oltre 6 miliardi di dollari.
Se guardiamo tuttavia alla storia di Tesla, la società automotive più capitalizzata al mondo, riconosciamo alcuni punti in comune, soprattutto nelle difficoltà iniziali, in un mercato molto complesso come quello delle quattro ruote. La presenza di Amazon tra gli investitori di Rivian è senz’altro un appoggio notevole. In Europa i van elettrici di Rivian nella flotta Amazon saranno più snelli rispetto a quelli presenti negli Stati Uniti (Oltreoceano ne circolano al momento 3mila).