Grazie a un QR Code il consumatore potrà conoscere tutto sulla filiera del prodotto
Il Consorzio di tutela del Pomodoro di Pachino IGP ha stretto un accordo con Ez Lab, la PMI specializzata nell’utilizzo della tecnologia blockchain nell’agrifood. Grazie a questa alleanza è possibile tracciare il Pomodoro Pachino dal campo al supermercato e combattere così le contraffazioni, garantendo sostenibilità ambientale e sociale. D’ora in poi i produttori del frutto rosso siciliano utilizzeranno AgriOpenData, piattaforma digitale proprietaria sviluppata da EZ Lab, per registrare in modo immutabile tutte le informazioni della filiera, a tutela di un’eccellenza del Made in Italy. «L’accordo con il Consorzio di tutela del Pomodoro di Pachino IGP è l’ultimo di una lunga serie – ha dichiarato Massimo Morbiato, CEO e fondatore di EZ Lab – nel 2016 abbiamo realizzato il primo caso al mondo di tracciabilità nella filiera vitivinicola, dal campo alla bottiglia, creando un registro blockchain per il vino della Cantina Volpone».
Pomodoro Pachino: basta un QR Code
Tutti dati sulla filiera del Pomodoro Pachino sono così a portata di smartphone per contrastare le contraffazioni e tutela i prodotti made in Italy. Il consumatore, visualizzando un QR Code stampato sulla confezione, accede alla «carta d’identità» del prodotto, dal campo dove quei pomodori sono stati raccolti allo stabilimento in cui sono stati confezionati, risalendo l’intera catena della distribuzione.
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EZ Lab è stata fondata a Padova nel 2014 e ha realizzato circa 40 progetti di tracciabilità con la blockchain su filiere come vino, birra, formaggio Asiago, riso, soia e zucca. Per far crescere la tecnologia l’azienda ha appena lanciato una campagna di crowdfunding su Mamacrowd per raccogliere mezzo milione di euro. EZ Lab è tra i leader di mercato in termini di fatturato in Italia e in Europa ed è l’unica azienda italiana ad aver raggiunto il break-even con soli progetti blockchain nel settore food.