Tuna Scope è stata realizzata per aiutare soprattutto i commercianti. Giudicare la qualità del tonno richiede 10 anni di esperienza
Non tutto il sushi è fresco e buono. Ma come si fa a distinguere se quel sashimi è di qualità oppure no? Da oggi esiste un’applicazione che sfrutta l’intelligenza artificiale per orientare commercianti e consumatori nella scelta ed evitare fregature (oltre che fastidiosi mal di pancia se il cibo in questione è guasto). Si chiama Tuna Scope ed è stata ideata dal giapponese Kazuhiro Shimura dopo che, come ha riportato la Reuters, ha scoperto quanti anni di lavoro e professionalità – dieci in tutto – occorrono ai pescatori prima di sapere valutare la qualità del tonno. Perché non realizzare uno strumento alla portata di tutti che dia risposte immediate tramite smartphone?
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Sushi: assaggia prima l’AI
Per scoprire la qualità del tonno occorre indagarne la sezione della coda che, sul sito ufficiale di quest’app, viene definita come una vera e propria mappa. Sapere leggere le informazioni che qui vengono racchiuse dà la certezza sul sapore e sulla freschezza del pesce. Grazie a questo software, basta inquadrarlo con lo smartphone e l’intelligenza artificiale restituisce in pochi secondi il responso grazie a un algoritmo specifico.
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Uno strumento simile verrebbe in soccorso soprattutto di chi compra il pesce nei grandi mercati ittici e vuole evitare fregature pagate a caro prezzo. Ma il giudizio finale, si sa, spetta sempre al cliente. Per capire allora se l’intelligenza artificiale avesse il giusto occhio nel giudicare la qualità del tonno, l’app è stata sperimentata in un ristorante di Tokyo dove, per cinque giorni, sono stati serviti circa mille piatti esaminati prima da Tuna Scope. Il 90% di chi l’ha assaggiato si è detto soddisfatto.
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