Sulle dimissioni da Twitter ha garantito: le darà, ma serve un successore «abbastanza folle»
Dopo due giorni di silenzio a riguardo, Elon Musk è tornato sulla questione delle sue dimissioni da Ceo di Twitter, volute dalla maggioranza delle persone che hanno partecipato al sondaggio lanciato sulla stessa piattaforma. «Mi dimetterò da Ceo non appena avrò trovato qualcuno abbastanza folle per questo lavoro», ha twittato, aggiungendo che per il momento si sta focalizzando sulla gestione dei team che lavorano su software e server. Da ormai due mesi le vicende di Elon Musk sono legate alla gestione di Twitter, società acquisita per 44 miliardi di dollari. Ma l’ex uomo più ricco del mondo ha altre aziende di cui occuparsi e che guida come amministratore delegato (come SpaceX). Una di queste, la più importante, è Tesla. Quotata in Borsa, sta perdendo terreno da mesi e gli investitori sono preoccupati.
I will resign as CEO as soon as I find someone foolish enough to take the job! After that, I will just run the software & servers teams.
— Elon Musk (@elonmusk) December 21, 2022
Da inizio anno le azioni di Tesla sono crollate del 60% in Borsa. Le instabilità geopolitiche e le crisi in corso a livello economico e finanziario hanno impattato duramente sugli affari delle Big Tech che, infatti, hanno preso contromisure come i licenziamenti di massa dei mesi scorsi (da Meta ad Amazon passando ovviamente per Twitter). Musk ha dunque collegato la situazione delle azioni Tesla al contesto globale. Per alcuni investitori le pessime performance del titolo sarebbero in realtà conseguenza della scelta di acquisire Twitter e di gestirla in prima persona, sottraendo tempo alle altre attività.
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Tesla stock price now reflects the value of having no CEO. Great job tesla BOD – Time for a shake up. $tsla
— Ross Gerber (@GerberKawasaki) December 20, 2022
Ross Gerber, investitore di lunga data di Tesla e presente anche con una quota in Twitter, ha postato il suo pensiero. «Il valore delle azioni di Tesla riflette il valore di non aver un Ceo». Negli ultimi tempi Musk ha venduto una fetta delle proprie azioni Tesla per finanziare il progetto di Twitter, come ha ricordato la CNBC. Cercando su Twitter contenuti su “stock Tesla” si ottiene una cascata di grafici che fotografano la situazione attuale non positiva per la capitalizzazione della società automotive. Paul Farhi, giornalista del Washington Post l’ha spiegata con i numeri: a fine 2021 Tesla aveva raggiunta il valore di 1 trilione di dollari, ma da allora ha perso 565 miliardi di dollari. Si tratta di una perdita equivalente a quelle di General Motors, Ford, Toyota, Volkswagen, Honda, Hyundai e Kia sommate tra loro.
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Tesla’s stock has lost $565 billion in market value since it peaked at more than $1 trillion in late 2021.
This decline is more than the entire current *combined* public market value of:
—Gen. Motors
—Ford
—Toyota
—VW
—Honda
—Hyundai
—KiaWith $100 billion left over. pic.twitter.com/XZqy05f7oL
— Paul Farhi (@farhip) December 20, 2022
Il valore di mercato di un’azienda pubblica come Tesla non per forza rispecchia il valore dei suoi prodotti. Questa società di automotive resta tra i leader della transizione all’elettrico. La questione di come Musk gestisce il proprio tempo interessa però legittimamente gli investitori. Nei prossimi giorni è possibile che un passaggio di testimone al vertice di Twitter possa in parte rassicurarli.