Via alla seconda fase dei lavori per costruire un percorso di 46 chilometri e 51 stazioni. Un sistema punto a punto per arrivare a destinazione risparmiando tempo ed evitando il traffico in superficie, con un servizio comodo, accessibile e conveniente
Il tunnel di Las Vegas firmato The Boring Company è pronto ad espandersi. L’ok è arrivato con l’approvazione delle autorità locali al progetto della compagnia fondata da Elon Musk, che punta a costruire una rete di tunnel sotterranei per alleggerire il traffico in superficie e facilitare gli spostamenti nei centri urbani più popolati, da uomini e da automobili. Anche se il piano riguardo Las Vegas, prima città a sperimentare il sistema dopo i tentativi non andati a buon fine a Chicago e Los Angeles, si diversifica poiché nella prima fase ci si è limitati al collegamento di alcuni padiglioni del Las Vegas Convention Center, grande polo fieristico che ospita eventi tra i più frequentati del mondo (come il Ces, principale appuntamento mondiale con le novità tecnologiche in programma a inizio gennaio).
Il tunnel già attivo e il piano completo
Dopo i primi 2,4 chilometri e le tre stazioni inaugurate lo scorso giugno (con qualche limite, come la velocità di trasferimento delle Tesla impiegate nel tratto), adesso si passa alla seconda fase del Vegas Loop, che unirà diversi hotel e casinò di Sin City con il nuovo Allegiant Stadium (inaugurato il 31 luglio del 2020 e casa dei Las Vegas Raiders della NFL e degli UNLV Rebels di basket NCAA) e l’Università del Nevada a Las Vegas (UNLV), fino a raggiungere l’aeroporto internazionale McCarran. L’autorizzazione dei funzionari locali della contea di Clark, la più popolosa del Nevada, con tre quarti dei residenti complessivi, è arrivata con un permesso speciale e una intesa di franchising valida per 50 anni, cui dovrà seguire un ulteriore accordo della stessa natura con la città di Las Vegas, che dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno.
Zero spese per i cittadini
Il piano mira quindi alla realizzazione di un percorso di circa 46 chilometri e 51 stazioni (ognuna delle quali ha bisogno di un piano specifico e relativi permessi prima del via ai lavori), con la stessa contea che stima in 57.000 passeggeri la capacità massima di transito oraria. Un dettaglio messo in risalto dall’amministrazione è che non ci sarà nessun esborso per le casse pubbliche, poiché l’investimento sarà coperto da The Boring Company. Che a sua volta, mira a coinvolgere le proprietà di casinò, hotel e altre aziende interessate al progetto per suddividere le spese necessarie per costruire le gallerie sotterranee.
Il vantaggio di un sistema punto a punto
Detto che rispetto al piano iniziale, il tunnel non sarà percorso da tutte le automobili, ma solo da Tesla in versione pilota automatico, anche se al momento l’altra società di Musk è ancora lontano dal risultato finale (i mezzi elettrici finora utilizzati nel breve tratto già fruibile sono guidate da autisti umani), le prospettive puntano a costruire da 5 a 10 stazioni entro sei mesi dal via ai lavori, con l’aggiunta di 15-20 stazioni all’anno. Più di 50 fermate significa un viaggio troppo lungo, per questo il Vegas Loop sarà un percorso punto a punto, con i passeggeri che non dovranno fermarsi a tutte le stazioni del percorso. “L’idea è salire su un veicolo, e non aspettarlo, per andare direttamente al punto di destinazione, così si abbatte il traffico”, ha spiegato Steve Davis, presidente di The Boring Company, al Las Vegas Review-Journal.
Servizio comodo e accessibile per tutti
Altro tema rilevante riguarda i costi, perché l’opera non vuole essere un lusso circoscritto ai benestanti. “Non si tratta di una forma di trasporto per ricchi, ma di un servizio accessibile, comodo e conveniente per tutti”, puntualizza Davis. Massima attenzione è rivolta pure al versante sicurezza, con l’integrazione di vigili del fuoco, forze di polizia e soccorritori locali (45 esercitazioni sono state effettuate presso il Convention Center, nell’unico tratto attivo del sistema). Preciso è anche il piano finanziario messo a punto dalla contea di Clark per seguire le fasi di lavoro: oltre a fornire un resoconto periodico dettagliato, la compagnia fondata nel 2016 a Los Angeles dovrebbe pagare alla stessa contea una tassa trimestrale per la concessione in relazione alle entrate ottenute. Quante saranno? Impossibile stabilirlo ora, anche se è stato stabilito che una corsa di 4 minuti tra il Las Vegas Convention Center e l’Allegiant Stadium costerà 6 dollari.