Nuovo episodio della “serie” con protagonista il Ceo di Tesla
Elon Musk ha garantito che Twitter rimarrà gratis per gli utenti (anche se ha aggiunto l’aggettivo “casuali”). Le cose invece potrebbero cambiare per gli account governativi e commerciali: un domani non è improbabile che debbano pagare un abbonamento o un costo una tantum per l’utilizzo del social network. Continua dunque la serie tra Elon Musk e Twitter, dopo la notizia del 25 aprile, quando il board ha raggiunto un accordo con il Ceo di Tesla per vendergli il 100% della società a un costo superiore ai 40 miliardi di dollari. Come si arriva all’idea di Twitter a pagamento?
Twitter will always be free for casual users, but maybe a slight cost for commercial/government users
— Elon Musk (@elonmusk) May 3, 2022
Se avete seguito gli episodi precedenti, vi ricorderete che, tra le tante cose di cui Musk si lamenta in merito a Twitter, c’è anche lo scarso utilizzo della piattaforma da parte di utenti che hanno un enorme seguito. Pochi giorni prima che l’imprenditore facesse la propria offerta per acquisire il social cofondato da Jack Dorsey, aveva ritwittato un post nel quale venivano evidenziati gli account più seguiti al mondo. Ma, questo il suo commento, gli stessi profili con decine di milioni di follower parteciperebbero, secondo lui, minimamente al dibattito sulla piattaforma, postando poco (non si sa a quanto ammonti la dose consigliata al giorno di tweet secondo Musk).
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Most of these “top” accounts tweet rarely and post very little content.
Is Twitter dying? https://t.co/lj9rRXfDHE
— Elon Musk (@elonmusk) April 9, 2022
La questione di Twitter a pagamento non è nuova. Il social network non naviga in ottime acque per quanto riguarda i conti e la crescita degli utenti; dipende ancora troppo dalla pubblicità (ma questo è un elemento comune ad altre piattaforme); lo scorso anno vi abbiamo parlato di Super Follows, nuova funzione che consente ad alcuni content creator di riservare contenuti esclusivi ai fan che pagano un abbonamento. Il modello potrebbe essere quello di OnlyFans, o di Patreon: pagare per avere un contenuto. Per capire di più su cosa succederà non resta che attivare la campanellina sul profilo di Musk, per non perdersi le sue ultime idee in merito alla piazza di Twitter.