JD Vance, il vicepresidente USA, è in Francia dove oggi ha parlato all’AI Action Summit di Parigi, un appuntamento che ha riunito nella capitale francese capi di Stato da tutto il mondo, politici e protagonisti del panorama tech globale. Con un passato nel mondo degli investimenti e della tecnologia, il vice di Trump è a proprio agio su questi temi e nel corso del suo intervento ha voluto precisare le differenze macroscopiche che ci sono tra Stati Uniti ed Europa quando si parla di Intelligenza artificiale.
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Cosa ha detto il vice presidente USA Vance su AI ed Europa
«L’amministrazione Trump – ha detto Vance – ritiene che l’AI avrà innumerevoli applicazioni rivoluzionarie per l’innovazione economica, la creazione di posti di lavoro, la sicurezza nazionale, l’assistenza sanitaria, la libertà di espressione e altro ancora, e limitarne ora lo sviluppo non solo avvantaggerebbe ingiustamente gli operatori storici in questo settore, ma significherebbe paralizzare una delle tecnologie più promettenti che abbiamo visto da generazioni».
Il vicepresidente degli Stati Uniti ha dunque affrontato la questione senza giri di parole: da anni l’Unione Europea si è imposta sul panorama mondiale come un’entità politica molto attiva sul fronte della regolamentazione, in particolare quella che monitora le attività delle Big Tech. Con Trump alla Casa Bianca e buona parte della Silicon Valley al suo fianco per fare pressioni su Bruxelles, i rapporti tra Ue e USA potrebbero andare incontro a dissidi.
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«Questa amministrazione – ha proseguito Vance – farà in modo che la tecnologia americana dell’AI continui a essere il gold standard a livello mondiale». Ha poi aggiunto che gli Stati Uniti rimangono «il partner di riferimento per altri Paesi stranieri e certamente per le imprese che intendono espandere il proprio uso dell’AI». Non è un caso che l’AI Action Summit si sia tenuto in Francia, dove Macron ha dedicato buona parte dei propri mandati per trasformare il Paese in una startup nation.
Il piano Stargate di Macron sull’AI
Nei giorni scorsi il capo dell’Eliseo ha annunciato una versione francese del piano Stargate da 109 miliardi di euro, con riferimento al progetto presentato poche settimane fa alla Casa Bianca da 500 miliardi di dollari per costruire in Texas una rete di data center con il coinvolgimento di Oracle, SoftBank e OpenAI. Quest’ultima ha da poco aperto un ufficio a Parigi e il Ceo Sam Altman ha detto a Le Monde che la Francia è diventata un punto di riferimento per l’Intelligenza artificiale nel Vecchio continente. Nel 2024, va ricordato, la visita di Altman in Italia non lo aveva visto esprimere prese di posizioni così nette.
Un altro passaggio dell’intervento di Vance è suonato come un avviso a Bruxelles. «Riteniamo che un’eccessiva regolamentazione del settore dell’AI possa uccidere un’industria trasformativa. Siamo convinti che l’AI debba rimanere libera da pregiudizi ideologici e che l’Intelligenza artificiale americana non sarà cooptata come strumento di censura autoritaria».