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Quali sono le differenze con il semplice crowdfunding? E, soprattutto, quali sono le garanzie per chi sceglie di investire in una startup?
La raccolta di capitali attraverso i tradizionali canali di finanziamento si è fatta, soprattutto per società neocostituite, via via più difficoltosa. La ricerca di finanziatori è una fase delicata per qualsiasi società, tanto più per una startup. Aumenti di capitale con ingresso di investitori con ingenti somme accompagnate da pretese di ingerenza nella gestione ovvero raccolta di investimenti su larga scala con impegno finanziario meno rilevante da parte di un numero più elevato di soggetti, sono tipiche operazioni alle quali non appena possibile le startup si dedicano.
Dati dall’inizio del 2019, copertura: primi 9 mesi
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Equity crowdfunding, cos’è
Il crowdfunding è in via generale la raccolta di fondi effettuata su un numero elevato di persone attraverso l’utilizzo di una piattaforma digitale, per finanziare, prevalentemente, progetti imprenditoriali. Si parla, invece, di equity crowdfunding quando l’investimento on-line consente l’acquisto di un vero e proprio titolo di partecipazione nella società.
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Nell’equity crowdfunding, ora aperto a tutte le piccole e medie imprese e non più solo alle startup e alle PMI Innovative, la raccolta degli investitori avviene in modo diverso rispetto agli ordinari metodi di acquisizione di soci cui le società di capitali sono abituate. L’investitore si “innamora” dell’idea o di come la stessa viene presentata, è “colpito” dalla campagna promozionale, può anche seguire io sentimento di fiducia che gli ispirano i soggetti promotori, non tanto per conoscenza diretta ma attraverso i moderni canali di comunicazione prevalentemente digitali.
Dati primo semestre 2019
Quali garanzie per chi investe?
Importanti sono i meccanismi di protezione e di garanzia per gli investitori che al termine acquisiscono a tutti gli effetti titoli partecipativi nella società e, di conseguenza, mettono a rischio il proprio capitale investito. Il più importante di questi meccanismi è il ruolo affidato a CONSOB che esercita il controllo sui gestori dei portali e sulle regole imposte alle società emittenti e disciplina il terreno di gioco sul quale si svolgono le operazioni, definisce le informazioni obbligatorie da rendere note da parte degli emittenti. È questa una importante forma di tutela per l’investitore, con particolare riferimento alla tipologia dell’investitore retail, così come lo sono anche l’obbligo di un c/c vincolato per il deposito delle somme raccolte.
Centrale è la funzione del Business Plan, obbligatorio per le operazioni di raccolta tramite portali, strumento di comunicazione con i soggetti esterni con il quale vengono resi noti i fabbisogni per effetto dell’investimento e i ritorni finanziari realizzabili nel tempo, così che l’analista esterno possa avere gli elementi per valutare l’iniziativa.
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La possibilità per la società di accesso a una ampia platea di investitori è maggiore tanto più adeguata è la comunicazione. Una operazione di equity crowdfunding ha successo se la campagna pubblicitaria si accompagna alla miglior presentazione possibile del prodotto (bene o servizio) oggetto dell’attività della società. La capacità di convincimento trova il suo successo nel buon esito della raccolta.
L’attrazione preventiva di follower per l’equity crowdfunding attraverso campagne di comunicazione ben studiate ed eventi di lancio, consente la creazione della platea dei potenziali investitori. La comunicazione con gli investitori in tutte le fasi del progetto – pre campagna, lancio della campagna, chiusura – è cruciale per il reclutamento e il mantenimento della platea di investitori.
L’obiettivo della campagna di raccolta deve essere coerente con le necessità finanziarie dell’azienda e una adeguata valutazione dell’azienda è fondamentale per determinare le quote concesse agli investitori.
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Scegliersi (bene) gli investitori
L’equity crowdfunding può consentire non solo la raccolta finanziaria ma anche la costituzione di una comunità di soggetti che si appassionano al business e che diventano veri e propri sostenitori. Per questo è importante costruire una campagna di crowdfunding strategica per intercettare l’interesse di una platea di investitori adeguata al business. E l’uso dei canali digitali consente di raggiungere soggetti che diversamente non sarebbero mai venuti in contatto con l’azienda. La capacità di personalizzare i messaggi rivolti al pubblico di potenziali investitore è fondamentale.
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Non si può, pertanto, lesinare sul budget da destinare alla comunicazione e alla gestione della campagna, per destinare adeguate risorse finanziarie alla grafica, alla comunicazione, alla produzione di contenuti testi e video, alla costruzione del business plan, perché è attraverso questi strumenti che si riesce a raccogliere il favore degli investitori. Senza trascurare infine di avere cura anche della fase di post-campagna, fondamentale per consolidare il rapporto con la comunità costruita.