“Auspichiamo che il Governo tenga fede alle promesse fatte e supporti le imprese della media e lunga percorrenza”, commenta il Ceo Andrea Incondi a StartupItalia
Dopo mesi di chiusure e un’estate difficile, la forte ripresa dei contagi da Covid-19 sta di nuovo mettendo alla prova la sopravvivenza di molte aziende. Per non chiudere, diverse imprese devono quindi poter contare sugli aiuti governativi, essenziali in un momento come questo e nel caso di altre chiusure e restrizioni. Fra queste, ci sono molte realtà nel comparto della mobilità, che da mesi chiedono a gran voce l’aiuto dello Stato.
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“La pandemia ha impattato fortemente sullo stato di salute del settore dei trasporti, il più colpito in assoluto. Ci auspichiamo che il governo tenga fede alle promesse fatte e supporti le imprese della media e lunga percorrenza”, commenta a StartupItalia Andrea Incondi, managing director di FlixBus Italia. “Se ciò non dovesse accadere, sarebbe la morte certa di centinaia di aziende“.
© Andrea Incondi, AD FlixBus Italia
La crisi dei trasporti
La sfida per l’intero settore della mobilità è di dimensioni enormi e inedite, “in termini tanto operativi quanto economici“, per via di una “tendenza generale, fra le persone, a viaggiare molto meno di prima“, osserva Incondi. “FlixBus ha preso tutte le misure necessarie ad attutire l’impatto economico della pandemia sul proprio business, adattando l’offerta alla domanda attuale”. Per farlo, l’azienda ha varato una pianificazione intelligente, con l’obiettivo di continuare sulla strada della mobilità sostenibile, con modalità sopportabili economicamente. Una delle strategie attuate da FlixBus è stata l’espansione delle proprie rotte in Regno Unito e nei Paesi Baltici, “estendendo il nostro servizio a nuovi territori”, afferma Incondi, “al fine di garantire una copertura del continente più capillare”.
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Sono tempi eccezionalmente duri per tutto il comparto, alle prese con una crisi forse senza precedenti. “La pandemia ha impattato fortemente sullo stato di salute del settore dei trasporti, il più colpito in assoluto. Ci aspettiamo che il governo tenga fede alle promesse fatte e supporti le imprese della media e lunga percorrenza”, commenta l’AD di FlixBus Italia. “Se ciò non dovesse accadere, sarebbe la morte certa di centinaia di aziende. E le tante persone che risiedono in aree penalizzate dal gap infrastrutturale si vedrebbero negato il diritto alla mobilità“.
© Foto: FlixBus Italia
Aiuti dal governo, le promesse nel DL agosto
Senza l’ausilio di fondi statali, in questo momento tante imprese della mobilità stanno affrontando la crisi da sole. “Nei primi mesi della pandemia, la mancanza di una strategia a lungo termine e le continue variazioni nella normativa hanno avuto un impatto rilevante sullo svolgimento quotidiano del nostro servizio”, dichiara Incondi. Con conseguenti disagi per i passeggeri, che durante l’estate hanno subito cancellazioni dall’oggi al domani, a seguito del ripristino senza preavviso delle norme di distanziamento fisico.
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E se nel Decreto Rilancio dello scorso luglio l’esecutivo sembrava aver nuovamente bypassato la questione trasporti, l’interesse è tornato sulla scrivania del governo con il DL agosto. “Finalmente, il governo ha manifestato l’intenzione di sostenere il comparto della media e lunga percorrenza, stanziando risorse a favore delle imprese che ne fanno parte. È un segnale di attenzione che accogliamo con riconoscenza”, continua Incondi, “e che speriamo si traduca in un supporto concreto“.
La situazione attuale e le prospettive future
Al momento, per FlixBus, sono operativi, a livello nazionale, circa il 40% dei collegamenti originariamente disponibili e circa il 30% a livello internazionale. Intanto, l’azienda sta programmando le rotte del prossimo inverno, facendo i conti con un calo dei passeggeri. “L’offerta relativa all’inverno 2020/2021 prevediamo sarà inferiore, in termini di collegamenti erogati, in relazione all’offerta attualmente disponibile”, dice Incondi.
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E se il presente è incerto, il futuro lo è ancora di più. Le infezioni stanno aumentando e le restrizioni che ne conseguiranno andranno a influire negativamente sul settore dei trasporti. Ecco che, sottolinea l’AD di FlixBus Italia, tornano ancora più urgenti le necessità di avere “una normativa chiara e misure finanziarie concrete” da parte dello Stato.
© Viminale
Mezzi privati per il Tpl
Si è discusso e ipotizzata la possibilità di usufruire di autobus e mezzi privati per implementare il trasporto pubblico locale. Discorso diverso per aziende che, come FlixBus, trattano soltanto la lunga percorrenza e si occupano della pianificazione di rete, delle attività di marketing, comunicazione e pricing e del controllo qualità. “Le nostre aziende partner, che in alcuni casi, oltre alle linee FlixBus, svolgono anche servizio di noleggio e trasporto pubblico locale, hanno la possibilità di fare domanda autonomamente per erogare anche servizi di Tpl. Tale scelta è in capo alle singole imprese partner”, specifica Incondi.
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Oltre la pandemia, i problemi del trasporto su gomma in Italia
In ogni caso, non c’è solo il Covid a penalizzare il settore dei trasporti in Italia e, in particolare, quello degli autobus. “Un aspetto particolarmente importante è quello delle autostazioni, troppo spesso trascurate e in preda al degrado“, sottolinea il managing director di FlixBus Italia. Un problema che rappresenta una piaga per l’interno settore della mobilità su gomma. Per risolverlo, il solo sforzo delle aziende del settore non può bastare, afferma Incondi. Servono pertanto anche “l’impegno e la collaborazione delle amministrazioni locali, con cui abbiamo avviato un dialogo finalizzato all’individuazione di una soluzione. Inoltre, come FlixBus abbiamo avviato un servizio costante di assistenza nelle principali stazioni d’Italia, per garantire un supporto continuativo ai nostri passeggeri”.