Un gesto di solidarietà dal fondatore di SpaceX. Ma sarà facile installare le parabole in un paese in guerra?
A pochi giorni dall’invasione delle truppe russe, l’Ucraina vive in uno stato di assedio. Diverse città sono già cadute nelle mani dell’esercito di Putin, mentre gli occhi sono puntati sulla capitale Kiev, dove è in corso una lotta strada per strada e la popolazione sembra resistere all’avanzata di Mosca. Come vi abbiamo spiegato, tra le tantissime notizie che arrivano da questo angolo d’Europa, quella di Mykhailo Fedorov, vice primo ministro e responsabile della trasformazione digitale, che ha rivolto un appello a Elon Musk tocca un elemento cruciale. Stiamo parlando di internet. «Mentre cerchi di colonizzare Marte – ha postato Fedorov, rivolgendosi direttamente al fondatore di SpaceX – la Russia cerca di occupare l’Ucraina! Mentre i tuoi razzi atterrano con successo dallo spazio, i razzi russi attaccano la popolazione civile ucraina! Ti chiediamo di fornire all’Ucraina stazioni Starlink». Andiamo dunque a spiegare cos’è Starlink e come funziona l’internet satellitare.
«Il servizio Starlink è ora attivo in Ucraina. Altri terminali (parabole, ndr) in arrivo», ha risposto Elon Musk. Tra le numerose attività imprenditoriali del visionario sudafricano, Starlink si è sviluppata in seno a SpaceX, l’ex startup aerospaziale che da anni collabora con la NASA. Se ne era parlato di recente dopo l’esplosione vulcanica che aveva colpito l’isola di Tonga diverse settimane fa, mettendo fuori uso internet a causa di un danno a un cavo sottomarino. L’internet satellitare, a differenza delle tecnologie esistenti, non si appoggia infatti a un’infrastruttura terrestre – esposta a non pochi imprevisti – ma utilizza parabole per allacciarsi alla rete distribuita da una costellazione di satelliti (circa 2mila quelli di Starlink) che orbitano attorno alla Terra.
Come si legge sulla CNBC, l’obiettivo di Musk con Starlink è quello di fornire accesso all’internet a banda larga grazie ai satelliti lanciati in orbita da SpaceX. Finora si è parlato del servizio, collegandolo alle aree più remote del pianeta dove l’assenza della rete – insieme alla carenza di altri servizi essenziali – isola le popolazioni. Mentre scriviamo in Ucraina la situazione è ancora precaria e le comunicazioni dai vari fronti aperti sono rese possibili grazie alle televisioni, ai gruppi Telegram e alla rete. Il profilo Twitter della testata The Kyiv Indipendent ha commentato così in merito alla solidarietà di Starlnk:«I terminali satellitari sono in arrivo in Ucraina. Questo potrebbe essere utile se gli attacchi della Russia destabilizzeranno l’internet dell’Ucraina». Come precisa però Axios la questione non è semplice: Musk ha messo a disposizione i satelliti di Starlink per l’Ucraina, ma la popolazione non sarà in grado di utilizzare questo servizio internet senza le parabole installate.
Per quanto lodevole sia il gesto di solidarietà di Elon Musk (come di decine di migliaia di altre persone vicine al popolo ucraino e ai civili che stanno soffrendo), non sarà facile attivare questa infrastruttura. Starlink sarà in grado di far arrivare le parabole là dove servono? Il paese è in guerra e perfino i giornalisti fanno fatica a spostarsi sul terreno: Kiev è da giorni una città sotto assedio. Nel frattempo in Russia l’accesso a Twitter sembra essere stato bloccato, come ha riportato la stessa azienda (ne ha scritto qui la BBC).