L’ha detto rispondendo, come al solito, a un tweet
Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato dello scontro tra Elon Musk, il Ceo di Tesla, e la SEC, l’autorità che vigila sui mercati negli Stati Uniti. La questione ruota da anni attorno al profilo Twitter dell’imprenditore sudafricano che, secondo la Securities and Exchange Commission, viene utilizzato in maniera impropria, soprattutto quando vengono pubblicati pensieri in merito a Tesla, società quotata in Borsa. Qui abbiamo riassunto la vicenda. Pare che tra le mille questioni su cui Musk è impegnato, ci sia anche il cantiere per lanciare un nuovo social network. Tutto, come sempre, è partito da Twitter, ad oggi il suo social preferito, dove è seguito da quasi 80 milioni di follower. Pranay Pathole, studente ventenne di ingegneria (qui hanno ripercorso la sua storia) gli ha rivolto una domanda, parlando della presunta necessità di un nuovo social network dove venga veramente rispettato il free speech. Musk potrebbe avere una soluzione in merito? «Ci sto seriamente pensando», è stata la risposta.
Would you consider building a new social media platform, @elonmusk? One that would consist an open source algorithm, one where free speech and adhering to free speech is given top priority, one where propaganda is very minimal. I think that kind of a platform is needed.
— Pranay Pathole (@PPathole) March 26, 2022
Come per tutte le faccende che riguardano Elon Musk, un visionario che ha prodotto molto nella sua vita (dai razzi che atterrano da soli alle auto elettriche), è bene andarci sempre e comunque con i piedi di piombo. Non è facile inquadrare l’imprenditore: di recente se ne è parlato per via dell’invio massiccio di antenne Starlink per supportare l’Ucraina e fornire al paese invaso dalla Russia una connessione stabile grazie al suo internet satellitare; la persona è la stessa che ha definito fascista il lockdown nei primi mesi del 2020, subito dopo lo scoppio dell’emergenza; Musk è infine un membro di quella elite anarchica che parlava di mandare Dogecoin sulla Luna.
Musk: ha senso copiare?
Elon Musk non è l’unico che vorrebbe lanciare un social network. Ci sta lavorando anche l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, bannato permanentemente da Twitter dopo i disordini di Capitol Hill nel gennaio 2021. Truth Social è la piattaforma lanciata negli USA. A fronte di questo affollamento, il business dei social, ci chiediamo, è qualcosa su cui ci sono ancora margini di crescita? Per rispondere può tornare utile quanto ha scritto il cofondatore di Paypal, Peter Thiel, nel suo libro Da zero a uno. Ricordiamo che nel febbraio 2000 Thiel e Musk hanno negoziato la fusione (50 e 50) tra Paypal e X.com. «Il prossimo Bill Gates non costruirà un sistema operativo. Il prossimo Larry Page o Sergey Brin non realizzerà un motore di ricerca. E il prossimo Mark Zuckerberg non creerà un social network – ha scritto Thiel -. Se state copiando le loro imprese, non state imparando molto da loro». Musk non sarà l’ultimo arrivato, ci mancherebbe, ma quanto successo può avere un social del free speech?