La città della California, seconda per densità abitativa alla sola New York, punta su trasporti pubblici elettrici, condivisi e automatizzati per migliorare la vivibilità e sfruttare gli spazi cittadini al meglio
Alla città di San Francisco piace mettere in chiaro i suoi primati. Soprattutto quando si parla di innovazione e tecnologia. Sarà la sua vicinanza alla Silicon Valley, sarà la creatività e l’intraprendenza che hanno da sempre caratterizzato questo centro della California, ma non sembra essere un caso che oggi sia la prima città per numero di investimenti di venture capital. E di conseguenza la più attiva per quanto riguarda il panorama globale delle startup. E al di là dell’innovazione che è in grado di stimolare, San Francisco si distingue anche per la sua sfida smart che abbraccia tutti i servizi cittadini, in particolar modo la mobilità urbana.
Come sfruttare gli spazi usati male di San Francisco
Gli oltre 860 mila abitanti della città regalano a San Francisco il secondo posto per densità di popolazione negli Stati Uniti d’America alle spalle della megalopoli New York. La città californiana, però, controlla un’area molto più vasta, la San Francisco Bay Area che di abitanti ne ospita circa 7 milioni. A dominarla c’è il simbolo della città nel mondo, il Golden Gate Bridge che ha ispirato tanta cinematografia. San Francisco nell’immaginario di tutti è anche la città delle case in stile vittoriano e delle colline sulle quali sfrecciano i pittoreschi tram. È proprio su questo sistema di trasporti che si gioca gran parte della crescita in senso moderno della città. Si parte dai dati: l’uso dell’automobile negli Stati Uniti provoca più di 30 mila morti all’anno. Inoltre le automobili inquinano e finiscono per sprecare spazio utile nell’80 per cento del tempo in cui non vengono utilizzate. Secondo le stime i 440 mila veicoli parcheggiati per strada a San Francisco occupano un’area che basterebbe per realizzare un altro Golden Gate Park, il parco rettangolare della città che supera per dimensioni anche Central Park e altri 120 Transamerica Pyramid, il più alto grattacielo di San Francisco.
Il piano per i veicoli elettrici condivisi
Il piano di San Francisco è quello di trasformare le aree che al momento vengono usate male in abitazioni, parchi e percorsi pedonali. L’obiettivo è arrivare a un sistema di circolazione urbana con zero morti su strada e zero emissioni in atmosfera. La soluzione per arrivare a questi risultati? Veicoli condivisi, elettrici e connessi. A puntare in questo senso è l’U.S. Department of Transportation. La priorità è stata quella di favorire la diffusione dei Secav (Shared electric connected automated vehicles). Ci sono quasi 10 compagnie che stanno già testando i veicoli sul territorio cittadino. Questo tipo di tecnologia porterà alla riduzione degli incidenti stradali entro il 2024, alll’abbattimento dell’inquinamento e alll’accessibilità di un servizio di car sharing anche a chi non può permettersi di possedere una macchina. I mezzi interessati, comunque, non saranno solo le automobili. La condivisione dei trasporti riguarderà biciclette e scooter e cercherà di integrare anche i servizi di taxi privati già attivi nell’area metropolitana. Ci sarà spazio anche per il car-pooling on demand che sarà incentivato anche da un altro progetto: i partner cittadini che organizzano eventi potranno offrire dei pacchetti integrati con il trasporto per raggiungere il luogo delle manifestazioni. In questo modo sarà possibile ridurre il numero di veicoli che in determinate occasioni si concentrano nello stesso posto.
Il parcheggio intelligente che aiuta l’ambiente
La città, in collaborazione con la San Francisco Municipal Transportation Agency (SFMTA) ha sperimentato anche un sistema intelligente di parcheggio, lo Sfpark. Si tratta di un nuovo approccio al problema che sfrutta sensori wireless e un’app disponibile per iPhone e Android per comunicare agli automobilisti i posti disponibili e risparmiare tempo. Rendendo disponibile a tutti la mappa del parcheggio in città, si riducono del 30 per cento le emissioni in atmosfera perché si evitano le code e si agevola anche il pagamento delle tariffe richieste per posteggiare l’automobile. Sfpark permette di far conoscere aree di parcheggio altrimenti sconosciute ai più, allentando la pressione del traffico nelle aree più frequentate. Per aiutare la distribuzione omogenea delle automobili nelle varie zone della città, è previsto un continuo adeguamento dei prezzi del parcheggio che aumentano o diminuiscono in base alla domanda. Inoltre Sfpark contribuirà a rendere la città più pulita e ordinata e a favorire le attività commerciali.
Wi-fi pubblico e trasporto accessibile per tutti
Per arrivare a questi risultati, però, sarà necessario passare per un’altra fase. Quella di assicurare ai cittadini, soprattutto coloro che hanno redditi bassi, l’accesso a smartphone e servizi bancari così che possano beneficiare di pagamenti su dispositivi mobili, necessari per il car sharing. La città provvederà a installare postazioni per il wi-fi pubblico per chi non può permettersi piani tarriffari con traffico dati internet. Sono previsti anche dei cambiamenti agli orari delle corse che dovranno assicurare i collegamenti anche a tarda sera, soprattutto per le zone popolari della città e a vantaggio delle persone disabili. La città ha già fatto uno sforzo notevole per ridurre i tempi di percorrenza dei mezzi pubblici, in particolare della caratteristica Muni, la Municipal Railway, che permette di risalire le alture di San Francisco. Esistono delle corsie rosse privilegiate per i tram, le filovie e le autovie che coprono la città e che permettono di abbreviare il tempo che i pendolari devono passare a bordo dei mezzi pubblici.
Open data e servizi online per il cittadino
Per arrivare a questi standard, l’amministrazione cittadina si impegna a favorire anche lo sviluppo della comunità. La città assicurerà finanziamenti ai gruppi, alle società, alle scuole e alle organizzazioni non-profit che proporranno un piano e possibili soluzioni per abbattere gli ostacoli di mobilità nella città. Il principio di base è quindi l’inclusione di tutti nel processo di trasformazione di San Francisco, in modo che oltre alla modernità si costruisca il dialogo tra chi occupa gli stessi spazi al fine di influenzare le decisioni della politica. In questo senso va anche l’attenzione alla condivisione dei dati che San Francisco ha già avviato da tempo. La piattaforma che se ne occupa si chiama SfOpenData e raccoglie le informazioni pubblicate dalla città e dalla contea. Il sito è pronto per ospitare anche le informazioni che verranno dai sempre più numerosi veicoli elettrici condivisi di cui la città ha deciso di dotarsi. Al servizio del cittadino è anche un altro sito, quello del Comune in cui è possibile avere notizie slle attività del Sindaco e accedere ai servizi di cui è possibile fruire anche online.
@martinolara
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