Nel 2020, la pandemia ha ridisegnato il modo di vivere, di lavorare e di occupare il tempo libero: il report Fjord Trends di Accenture ha individuato le nuove tendenze per imprese, consumatori e società
Archiviato il 2020, il nuovo anno si è aperto all’insegna dell’incertezza, a causa del persistere della pandemia. Il Covid ha stravolto il modo di vivere e di lavorare di intere società, costringendo persone e imprese a modificare il proprio stile di vita. Ci si domanda ora cosa riserverà il 2021. Secondo la quattordicesima edizione di Fjord Trends, report annuale pubblicato da Accenture, azienda specializzata in servizi professionali in campo digitale, uno dei protagonisti del futuro tornerà a essere l’ingegno umano. Una nuova serie di innovazioni saranno dunque destinate a modellare i prossimi decenni, proprio in reazione alla crisi dettata dal Coronavirus.
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Il rapporto, elaborato dalla rete globale di designer e creative di Accenture Interactive, mette in luce l’opportunità per le imprese di fare luce su nuove modalità, strategie, servizi ed esperienze che cercheranno di soddisfare le esigenze emergenti. “Nel corso della storia, dopo una crisi globale, inizia sempre una nuova fase in cui cambia il modo di pensare. Guardando al futuro”, osserva Ashley Benigno, responsabile di Fjord in Italia, “si dischiudono un’infinità di potenziali nuovi mondi. Alcuni incutono timore, altri sono entusiasmanti, ma tutti sono in gran parte inesplorati. Ciò che facciamo adesso plasmerà il resto del secolo”, sottolinea Beningno. “Le imprese hanno un’occasione decisiva e lo spazio di manovra per pensare e agire in maniera diversa rispetto al passato”.
I cambiamenti a seguito della pandemia
Secondo il report annuale di Accenture, fra gli effetti collaterali della pandemia c’è stato quello di aver permesso di mettere a fuoco ciò che davvero conta per le persone. Ha difatti riacceso il senso di appartenenza alla comunità e ha fatto emergere la capacità di innovare anche tra restando in casa. Le conseguenze generate da cambiamenti di tale portata impattano sulle aziende, che devono capire come evolvere, sia dal punto di vista operativo, sia nella capacità di dialogare e comunicare con gli stakeholder per soddisfarne le nuove iniziative. Il tutto, in un periodo dallo scenario economico tutt’altro che roseo.
I sette trend di Fjord Trends 2021
Fjord Trends ha individuate sette tendenze che, secondo i suoi esperti, influenzeranno il business, il comportamento dei consumatori e la società, contribuendo a plasmare e ridefinire il XXI secolo.
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1. Collective displacement – Smarrimento collettivo
Durante lo scorso anno, le persone sono state accomunate da un senso di smarrimento collettivo e al contempo da un impulso a trovare nuovi modi e luoghi per passare il tempo e fare ciò che occorre o si ama fare. In sostanza, è cambiato il modo di lavorare, di fare acquisti, di imparare, di socializzare e di essere genitori. Stravolgimenti che spingono i brand a cercare nuovi approcci e offrire nuove esperienze per interagire con le persone.
È ciò che ha organizzato la London Marathon, tenuta lo scorso ottobre, esempio di continuità nel cambiamento. L’evento è stato diviso in una versione di persona per atleti professionisti e una versione online per i dilettanti. La partecipazione virtuale è stata di 43mila persone, permettendo lo svolgimento di un appuntamento storico, che mai si sarebbe potuto immaginare nel f0rmato digitale.
2. Do-it-yourself innovation – L’innovazione fai da te
Sempre più l’innovazione scaturisce dalla capacità delle persone di trovare nuovi modi di fare le cose o soluzioni per affrontare le sfide quotidiane. Basti pensare a chi lavora da casa e utilizza l’asse da stiro come scrivania. O, ancora, il genitore che si è dovuto trasformare in insegnante. In questo ambito, la tecnologia gioca un nuovo ruolo: aiutare le persone a mettere a frutto il proprio ingegno e contribuire a dare espressione e far emergere la creatività. Ad esempio, si afferma la tendenza a utilizzare piattaforme social o di gaming per scopi diversi, come diffondere messaggi di interesse pubblico o tenere concerti.
Non è un caso che, nel 2020, Shopify ha superato per la prima volta eBay, grazie all’aumento sia delle persone che acquistano online, sia delle piccole attività indipendenti che hanno utilizzato la piattaforma per raggiungere i clienti nel corso del lockdown.
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3. Sweet teams are made of this – Il team giusto è fatto così
Lo smart working è stato sdoganato durante la pandemia. Chi lavora da remoto vive in ufficio e questo sta avendo un profondo effetto sulle aspettative reciproche tra datore di lavoro e lavoratore e sulle dinamiche che intercorrono. Ad esempio, cosa si deve indossare per una video conferenza da casa o come tutelare il diritto alla privacy. Si tratta, secondo Fjord, di un cambiamento destinato a rimanere nel tempo, motivo per cui è necessario ripensare il modo di intendere e organizzare il lavoro e il team. In futuro, infatti, non ci sarà un solo modo di lavorare e si sperimenteranno nuove modalità di collaborazione.
Si è mosso in questa direzione Facebook, che, attraverso la nuova piattaforma Infinite Office propone un ambiente di lavoro VR per fare smart working in realtà virtuale. Secondo questo nuovo equilibrio, le interazioni quotidiane faccia a faccia potrebbero diventare una caratteristica “premium” offerta dal datore di lavoro.
4. Interaction wanderlust – Desiderio di nuove interazioni
A causa dei sempre maggiori contatti attraverso lo schermo del pc o dello smartphone, il rapporto fra le persone si sta facendo molto omogeneo. Una conseguenza del design standardizzato delle esperienze digitali. Le imprese devono quindi ripensare la progettazione, i contenuti e l’interazioni con i loro interlocutori, per suscitare maggiore entusiasmo e aggiungere particolarità e qualche piacevole sorpresa alle esperienze via schermo. Un esempio in questo senso lo ha offerto la politica democratica statunitense, Alexandria Ocasio-Cortez, che ha trasmesso una sessione di gioco con “Among Us”, in streaming su Twitch. Allo scopo di sensibilizzare i più giovani sull’importanza del voto.
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5. Liquid infrastructure – Infrastruttura liquida
Il deciso incremento dell’e-commerce nel periodo attuale pone la questione del modo in cui le persone fanno shopping e fruiscono dei servizi. Un quesito che le imprese devono riuscire a intercettare, ripensando la propria catena di distribuzione e utilizzando al meglio gli asset. Le aziende devono inoltre ricreare, in fase di acquisto, quei momenti di gratificazione immediati e tipici dei negozi fisici. Flessibilità e resilienza sono fondamentali affinché le imprese si adattino rapidamente al cambiamento, cercando di porre particolare attenzione al tema della sostenibilità.
Tra le aziende che hanno inaugurato un processo di rinnovamento citate da Fjord Trends c’è la multinazionale Ikea, la quale lo scorso novembre ha aperto in Svezia il suo primo negozio di usato. All’interno, vengono riparati e riproposti sul mercato arredamento e accessori per la casa, oltre a quelle realtà che decidono avvicinare la produzione nuovamente ai mercati di sbocco, con il reshoring.
6. Empathy challenge – Sfida dell’empatia
Le persone tengono in considerazione i valori alla base di un brand e anche le cause che questo sostiene. La pandemia ha messo in evidenza anche sistemi e situazioni sociali ingiusti presenti in tutto il mondo, ponendo l’attenzione su numerose tematiche, dall’accesso alle cure sanitarie, alle disuguaglianze. Di conseguenza, le imprese devono gestire la narrazione che definisce i loro brand, individuando le priorità cui tengono di più e basando il proprio comportamento su tali priorità.
Il marchio Patagonia si conferma un valido esempio. L’azienda è nota per le sue scelte nette e coraggiose, compiute per rimanere coerente ai propri valori di sostenibilità sociale e ambientale. Di recente, Patagonia è andato oltre lo storytelling sui canali online e ha cucito, nelle etichette dei capi d’abbigliamento, la scritta vote the assholes out, con riferimento contro i politici che negano o ignorano la crisi climatica.
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7. Rituals lost and found – Rituali perduti e ritrovati
L’eliminazione o l’interruzione dei rituali sociali ha avuto un impatto significativo sul benessere collettivo. Questo settimo trend, individuato da Fjord, segnala alle aziende l’occasione di poter contribuire alla ricerca di un senso da parte delle persone, attraverso nuovi rituali in grado di dare felicità e conforto. Elemento chiave in questo senso è la comprensione dello spazio lasciato vuoto da un rituale che non esiste più e che permette di creare o disegnare qualcosa che ne prenda il posto. Yamaha, in Giappone, ha lanciato la Remote Cheerer powered by Sound UD, una app che permette di tifare durante incontri sportivi. Trasmettendo applausi, fischi e canti dalle case degli utenti allo stadio tramite Internet.