I Btp Valore hanno avuto l’indubbio beneficio di riportare parte del debito pubblico del Paese nelle tasche degli italiani. Le cedole trimestrali hanno ingolosito i piccoli risparmiatori che lo hanno inteso quale possibile rendita in un periodo turbolento sul fronte dell’inflazione. Il bonus per chi lo porterà a scadenza, poi, dovrebbe garantire al dicastero dell’Economia che chi lo ha acquistato non lo ha fatto per speculare. Stesso dicasi per le cedole crescenti nel tempo. Per questo si è rivelato un ottimo strumento di finanziamento del debito. E la domanda ora è soltanto una.
Rivedremo il BTP Valore dopo l’estate?
«Dal 1° giugno al 31 dicembre l’attività di funding dovrà tener conto delle scadenze di titoli di Stato a medio-lungo termine per un importo complessivo pari a 139 miliardi di euro, ai quali va aggiunta la quota di fabbisogno del settore statale dello stesso periodo», si legge nelle linee guida del Ministero con riferimento alla strategia per l’ultima parte dell’anno.
In particolare, «tenuto conto delle disponibilità di cassa attuali, delle emissioni del mese di giugno effettuate e di quelle già annunciate che regolano entro il 30 giugno, pari a circa 27 miliardi di euro, rispetto agli obiettivi di fine anno, per la restante parte del 2024, dal 1° luglio al 31 dicembre, si stimano emissioni lorde di titoli a medio-lungo termine in area 135-155 miliardi di euro».
Col debito pubblico a 3.000 miliardi, il governo non ha però troppo margine, dato che sono in costante crescita gli oneri del Tesoro per pagare i rendimenti dei titoli di Stato. Molti analisti scommettono che, complici i tagli ai tassi di interesse che hanno reso via via meno appetibile le nuove emissioni (in particolare l’ultima, di maggio 2024, è stata accolta con freddezza dagli investitori), lo strumento sarà sostituito dai Btp Green.
Cosa sono i Btp Green
I BTP Green sono titoli di Stato italiani i cui proventi sono destinati al finanziamento di iniziative sostenute dallo Stato (incentivi fiscali e spese) con ricadute ambientalmente sostenibili.
Il relativo Quadro di riferimento per l’emissione dei titoli di Stato Green è stato pubblicato il 25 febbraio 2021 e definisce le categorie ambientali finanziate, in coerenza sia con i 6 obiettivi della Tassonomia Europea delle attività sostenibili che con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS delle Nazioni Unite).
Le dimensioni del portafoglio di spese a cui attingere per tutte le emissioni del 2024 si collocano in un range compreso tra 11,5 e 13,5 miliardi di euro, con una ripartizione indicativa tra le 6 categorie contemplate nel Quadro di riferimento per l’emissione di Titoli di Stato Green.