Elon Musk è stato candidato al Nobel per la Pace, ma questo non significa che sia a un passo dal vincere questa onorificenza assegnata dal Comitato Norvegese del Nobel, composto da cinque membri nominati dal Parlamento norvegese (Storting). Ad avanzare il nome del Ceo di Tesla come meritevole della candidatura al Nobel per la Pace è stato il deputato norvegese libertario Marius Nilsen, che lo ha indicato come sua scelta stando a Politico. Siamo comunque ancora lontani dai giorni dell’assegnazione: i Nobel saranno comunicati dal 7 al 14 ottobre 2024.
Perché Musk si meriterebbe il Nobel per la Pace?
L’imprenditore sudafricano ha ricevuto in passato riconoscimenti a livello globale per il suo impegno soprattutto in ambito imprenditoriale. Nel 2021 la rivista Time lo aveva eletto Person of the Year, motivando la scelta con il suo impatto su settori come automotive, spazio e tecnologia. Per quanto riguarda il Nobel per la Pace la nomination potrebbe fare senz’altro discutere.
Secondo il deputato Nilsen la candidatura del miliardario al Nobel per la Pace è motivata dalla sua «difesa strenua del dialogo, della libertà di parola e della possibilità di esprimere le proprie opinioni in un mondo sempre più polarizzato», aggiungendo che grazie alle sue imprese, come Starlink, il mondo sarebbe più connesso e sicuro.
Le preoccupazioni per il futuro dell’umanità
Sempre la testata Politico, perfidamente, ha elencato alcuni personaggi che nella storia hanno avuto l’onore di ricevere la candidatura per il Nobel per la Pace: Putin, Stalin e Hitler. Tra i candidati per il 2024 compare anche il giornalista Julian Assange, che proprio in queste ore continua a lottare per evitare l’estradizione da Londra negli Stati Uniti, dove rischierebbe più di un ergastolo per il caso WikiLeaks.
A quasi due anni dall’invasione russa dell’Ucraina, il Ceo di SpaceX resta una delle figure centrali per l’esercito e la resistenza di Kiev. Grazie all’invio immediato di centinaia di parabole Starlink, subito dopo l’avvio dell’operazione militare speciale di Putin, gli ucraini hanno potuto mantenere stabili le comunicazioni grazie all’internet satellitare fornito da SpaceX. Come emerge nella sua ultima biografia, scritta da Walter Isaacson, il Ceo di Tesla sarebbe preoccupato per la sopravvivenza della civiltà umana e all’autore ha confidato che le sue tecnologie non dovrebbero servire per la guerra.