L’Accademia Reale svedese delle Scienze che ha annunciato il premio Nobel per il giapponese Susumu Kitagawa (nato nel 1951) dell’Università di Tokyo, l’inglese Richard Robson (1937) della University of Melbourne e il giordano Omar M. Yaghi (1965) della University of California per lo «sviluppo delle strutture metal-organiche» e la scoperta di «nuove stanze per la chimica». Ecco che cosa hanno scoperto i tre scienziati.
La scoperta dei Premi Nobel per la Chimica 2025
Kitagawa, Robson e Yaghi hanno costruito delle “prigioni molecolari per i gas”. Si tratta di strutture ordinate e molto resistenti che uniscono la duttilità del carbonio (di fatto la base chimica della vita sulla Terra insieme al calcio, l’ossigeno e l’idrogeno) con la forza degli ioni di metalli. Queste strutture consentono di poter imprigionare l’anidride carbonica e i gas serra. Robson era partito dallo studio della struttura dei diamanti per comprendere come fossero molto resistenti (anche all’acqua e alla disidratazione) e potessero fare da prigioni per le molecole e i gas indesiderati. Dopo la Medicina, la Fisica e la Chimica, i Nobel proseguiranno con la Letteratura giovedì e la Pace venerdì. Il ciclo si chiuderà con il premio per l’Economia il 13 ottobre.
Susumu Kitagawa ForMemRS è un chimico giapponese che lavora nel campo della chimica di coordinazione, con particolare attenzione ai composti ibridi organico-inorganici, nonché alle proprietà chimiche e fisiche dei polimeri e delle strutture metallo-organiche. Insegna all’istituto per le scienze integrate cellula-materiale (iCeMS) dell’Università di Kyoto, di cui è co-fondatore e attuale direttore.
Professore di chimica presso l’Università di Melbourne, Richard Robson è specializzato in polimeri di coordinazione, in particolare in strutture metallo-organiche. È stato descritto come “un pioniere nell’ingegneria cristallina che coinvolge metalli di transizione”.
Omar Mwannes Yaghi, 50 anni, è un chimico giordano naturalizzato statunitense. Professore di chimica all’Università della California – Berkeley, è noto soprattutto per aver progettato e sintetizzato nuove tipologie di sostanze chimiche denominate “metal organic frameworks”(strutture metallo-organiche).