Si è conclusa la prima edizione del Calascio Innovation Playground, il laboratorio diffuso organizzato da Giffoni Hub, che per cinque giorni ha trasformato il comune dell’aquilano in un ‘campo di gioco’ dove si è parlato di innovazione con gli occhi delle nuove generazioni.
Che cosa è stato Calascio Innovation Playground
Dal 1° al 5 ottobre, Calascio è diventato un hub di creatività e partecipazione: un’esperienza collettiva che ha coinvolto oltre cinquecento ragazze e ragazzi del territorio e provenienti dalle scuole secondarie come quelle di L’Aquila, Avezzano e Pescara, insieme a giovani dell’Erasmus, grazie al sostegno dell’associazione ESN (Erasmus Student Network) sezione dell’Aquila provenienti da Europa, Asia, Africa e America Latina, e studenti universitari provenienti da L’Aquila e Pescara.
Il festival, promosso nell’ambito del progetto “Rocca Calascio – Luce d’Abruzzo”, che sta lavorando alla rigenerazione del piccolo comune attraverso azioni culturali e altamente specializzanti e interventi strutturali, ha fatto dialogare cultura e tecnologia, coinvolgendo i giovani in un programma fitto di talk, workshop, esperienze immersive e momenti di confronto.
«Abbiamo visto tanti giovani lavorare insieme, immaginare e proporre una nuova vitalità attraverso lavoro e socialità nelle piccole comunità come la nostra. Calascio, dal canto suo, ha confermato di essere non solo un luogo di tradizioni e memoria, ma anche un laboratorio di innovazione e comunità», ha spiegato il sindaco di Calascio, Paolo Baldi.
Il festival ha proposto format ibridi e attività partecipative, coinvolgendo realtà locali e nazionali, accademici, creativi, startupper e imprese. Dalla rigenerazione culturale all’intelligenza artificiale, dal benessere digitale allo storytelling territoriale, ogni giornata ha messo in campo esperienza, formazione e creatività.
Tra i protagonisti di questa cinque giorni anche figure di rilievo come Pier Luigi Sacco, economista della cultura e Senior Advisor OCSE, Fill Pill, standup comedian, Arnold Cardaropoli, divulgatore dell’integrazione, e Federico Rognoni, Ceo di Atomical ed head of creator di CreationDose.
Accanto a loro, alcune startup hanno presentato progetti e attività: Adema.1 con un laboratorio sul benessere, Hamlet con la sua piattaforma civica digitale, PALCO per la valorizzazione dei giovani talenti, Quantoriso con un percorso che intreccia agricoltura e narrazione, Triality Studio con esperienze immersive dedicate all’arte e alla cultura, fino a OperaParla con un racconto legato al brigantaggio e al cambiamento del territorio.
Nel corso del festival si sono alternati laboratori immersivi di co-design, workshop di intelligenza artificiale e sostenibilità, esperienze di digital detox e progetti di storytelling transmediale.
Rigenerazione Umana, workshop di co-design a cura di Medaarch, ha invitato i partecipanti a immaginare Calascio come una mappa vivente, esplorando il borgo con materiali fisici e strumenti digitali come intelligenza artificiale e realtà aumentata. Digital Detox – Benessere e Disconnessione, ideato da Alessio Carciofi, ha invece proposto un percorso in tre tappe sul rapporto tra innovazione e qualità della vita, culminato nella scrittura del Manifesto del Benessere Digitale e in un ritiro immersivo nel paesaggio del Gran Sasso.
Con Genius Loci a Calascio, progetto di The Thinking Clouds, il borgo è stato raccontato attraverso un avatar digitale e QR code che hanno svelato micro-storie e curiosità, mentre Calascio NextWork, laboratorio di intelligenza collettiva moderato da Rossana Gaddi per Giffoni Hub, ha coinvolto giovani, docenti, imprenditori, studenti universitari e content creator in sfide su artigianato, edilizia, turismo e agricoltura, con l’obiettivo di connettere tradizione, sostenibilità e nuove tecnologie.
IA – Immagina Abruzzo, workshop curato da Odda Studio, ha chiamato i partecipanti a sviluppare prototipi e soluzioni concrete per contrastare spopolamento e mancanza di servizi, trasformando idee in innovazione civica. Con Progettare Mondi Narrativi, giornata formativa con l’Università Gabriele d’Annunzio, gli studenti hanno esplorato lo storytelling come strumento di rigenerazione culturale, ideando nuove forme di narrazione accessibile e coinvolgente.
Un momento originale è stato il format “Come ti riqualifico i borghi” in collaborazione con THE COMEDY CLUB e l’Università di Chieti-Pescara: quattro studenti hanno presentato idee di rigenerazione e sostenibilità in pitch stimolati dall’ approccio ironico e creativo di Fill Pill. Con Borghi in Rete – Abitare il futuro, cooperare nel presente, le Cooperative di Comunità abruzzesi hanno invece condiviso esperienze concrete di valorizzazione dei territori e modelli di sviluppo sostenibile.
Presente anche il content creator “I am Giappo” (alias Gianluca Nappo), che con i suoi contenuti ha offerto uno sguardo originale sulle tradizioni e le innovazioni regionali, insieme ai rappresentanti del Diorama Festival e Deepcube con l’assistente virtuale aiROSE.
«Partire da qui, dal tetto d’Abruzzo, ha una valenza simbolica. – dalla dichiarazione di Jacopo Moretti, Head of Events di Giffoni Hub – Oggi come allora, Calascio permette di osservare il mondo dall’alto, con uno sguardo che unisce prospettiva e visione. Con Calascio Innovation Playground abbiamo voluto interpretare l’innovazione con una leggerezza consapevole e divulgativa, trasformando il borgo in un laboratorio dove cultura e tecnologia dialogano per ispirare nuovi modi di abitare e valorizzare i territori».