Certamente ci sono Sam Altman a Elon Musk, diventati eterni rivali. E poi quali sono i profili che hanno segnato lo sviluppo (e lo storytelling) dell’intelligenza artificiale nel 2023? Spazio al tema dell’anno, protagonista del prossimo StartupItalia Open Summit a Milano
Era il 30 novembre 2022 quando un imprenditore poco sconosciuto pubblicava su Twitter (all’epoca di chiamava ancora così) un post stringato, parlando di un software dalla pronuncia non esattamente immediata. «Oggi abbiamo lanciato ChatGPT. Provate a parlarci». Sam Altman, Ceo di OpenAI, a un anno da quell’annuncio è uno dei protagonisti globali della rivoluzione dell’AI generativa. Su StartupItalia ce ne siamo occupati con moltissimi approfondimenti e il tema sarà tra i verticali di SIOS23 a Milano, il 21 dicembre. Non c’è soltanto ChatGPT, ma una galassia di aziende, dalle Big Tech alle startup, che stanno cavalcando l’onda e sono tra le poche a continuare a raccogliere ingenti capitali. Un anno di AI è un viaggio a puntate (tre) che ci accompagnerà fino al giorno dell’Open Summit, per ripassare quel che è stato, quanti soldi sono in ballo, cosa stanno facendo i governi, e quali rischi potremmo correre. Partiamo dai protagonisti: quali sono i più noti?
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Sam Altman è il primo della lista. Se vi interessa la sua storia l’abbiamo raccontata in una delle puntate di Vite straordinarie (articolo e podcast). Ex Ceo di Y Combinator, l’acceleratore californiano più famoso al mondo, ha lavorato per anni in modalità stealth, riuscendo a convincere una multinazionale come Microsoft a investire 10 miliardi di dollari nella sua creatura (e altri round potrebbero arrivare). Fin da subito Altman si è mostrato preoccupato di quel che potrebbe succedere se non si normasse l’AI: è sincero o è soltanto strategia? Nelle scorse settimane è stato al centro di una situazione clamorosa: licenziato inaspettatamente dal board di OpenAI, è riuscito a tornare amministratore delegato dopo un week end di trattative e diverse ipotesi, come quella di diventare capo di un team di ricerca sull’AI all’interno di Microsoft.
Proseguendo nell’elenco di alcune personalità protagoniste del panorama AI nel 2023, incontriamo l’ingombrante Elon Musk. Il miliardario sudafricano aveva chiuso il 2022 acquisendo Twitter per 44 miliardi di dollari, dando il via a una rivoluzione radicale e dolorosa (che perdura). Con Altman ha cofondato OpenAI, per poi sfilarsene e criticarne il modello di business, a suo modo di vedere tutt’altro che “open”. Da anni il Ceo di Tesla teme che l’umanità corra rischi enormi se l’AI dovesse prendere il sopravvento. Per questo ha fondato xAI, la sua ennesima startup per competere con l’intelligenza artificiale di Microsoft e di altre Big Tech.
Rimanendo sempre in America va per forza inserito in lista Satya Nadella, il Ceo di Microsoft, che investendo in OpenAI ha messo le mani su una delle tecnologie più performanti al mondo in materia di intelligenza artificiale. Nella sua strategia l’intelligenza artificiale gioca un ruolo importante, da GitHub per gli sviluppatori, al cloud di Azure. Senza dimenticarsi che la sua Microsoft ha chiuso l’accordo da quasi 70 miliardi di dollari per l’acquisizione di Activision (dopo numerose verifiche da parte dell’autorità antitrust). Se c’è un settore dove l’AI è già pervasiva è proprio quello dei videogiochi.
Nei primi mesi del 2023 l’hype attorno a ChatGPT e a Microsoft era tale che Google è dovuta correre ai ripari e accelerare con un piano di comunicazione per rispondere al clamore mediatico di un competitor. Sundar Pichai, il Ceo di Alphabet (l’holding che controlla Big G), è un altro dei protagonisti di questo anno AI centrico. Quando in primavera la multinazionale ha presentato in pompa magna Bard, gli esperti hanno avuto la conferma che pure a Mountain View da anni avevano qualcosa di notevole da annunciare.
Masayoshi Son, Ceo di SoftBank, è uno delle icone dell’ecosistema VC a livello globale. Una personalità che ha investito su alcune delle aziende tech più importanti al mondo (Uber, Alibaba e altri giganti in Asia). Lo inseriamo in questa lista anche perché si è espresso sul futuro che l’umanità ha di fronte: tra non molti anni l’intelligenza artificiale, così lui crede, sarà più performante di quella umana.
Decisamene più ottimista è Daphne Koller, cofondatrice di Insitro e tra coloro che hanno dato origine alla piattaforma di e-learning Coursera. In un recente intervento l’imprenditrice si è detta convinta che grazie all’AI la ricerca scientifica e medica sarà in grado di trovare cure e farmaci per debellare diverse malattie.
Daniela Amodei e il fratello Dario sono due imprenditori che hanno scritto una pagina importante dell’AI nel 2023. La loro società Anthropic ha ricevuto un investimento da 4 miliardi di dollari da parte di Amazon Web Service ed è stata tra le realtà del settore più note negli ultimi mesi. I founder hanno incontrato capi di Stato e di Governo per dialogare sulla regolamentazione.
Ha fondato una startup poi acquisita da Google, spingendo così Elon Musk a fondare OpenAI nel 2016 insieme a Sam Altman per non lasciare a Mountain View l’intero mercato (come è andata poi tra Musk e OpenAI ve lo abbiamo raccontato sopra). Stiamo parlando di Demis Hassabis, Ceo di DeepMind, tra le realtà più innovative in ambito AI. La sua società sviluppa algoritmi avanzati di apprendimento automatico. Di recente si è esposto chiedendo alla politica una regolamentazione sul settore.
Dentro OpenAI Mira Murati, CTO, è una delle figure più importanti. Spesso a fianco del Ceo Sam Altman in eventi pubblici, è uno dei profili più rilevanti del panorama AI. Durante la crisi di fine novembre, quando Altman è stato licenziato dal board, è circolato il suo nome come amministratrice delegata ad interim. In realtà su X Murati ha da subito espresso il proprio sostegno ad Altman, ricondividendo i tanti post dei dipendenti che ne volevano il reintegro immediato.