Dal Fintech al Life Science, passando per Industrial e Communication: in gara progetti che fanno riferimento a quattro diverse categorie. Al termine del periodo di accelerazione verranno scelti i vincitori
Da oggi fino al 23 settembre Start Cup Lombardia 2017 entra nella fase di “acceleration”. Il contest, organizzato dalle università e dagli incubatori universitari della Lombardia, promosso da Regione Lombardia e sponsorizzato da Deloitte Italia, mette in palio premi per un valore complessivo di 105 mila euro favorisce la nascita di nuove imprese ad alto potenziale. Aiutando così a diffondere la cultura dell’innovazione all’interno del contesto universitario e lo sviluppo di nuova imprenditoria nei settori ICT&Services, Life Science&AgroFood, Clean&Industrial Technologies e Fintech.
Ad ospitare gli incontri di Start Cup Lombardia 2017 sarà la sede di Polihub, l’incubatore del Politecnico di Milano, in via Durando 39. In questo periodo i 15 team selezionati potranno partecipare alle attività di formazione programmate con l’obiettivo di trasmettere competenze imprenditoriali per la stesura di un business plan accattivante e capace di catturare l’interesse dei potenziali investitori. Il percorso di sviluppo si concluderà con l’appuntamento del 25 settembre. La finale che permetterà alla Giuria, nominata da Regione Lombardia, di decretare i vincitori di ogni categoria.
Information and Communications: i pilastri dell’era internet
Servizi e tecnologie dell’informazione e della comunicazione (in acronimo ICT), sono l’insieme dei metodi che realizzano i sistemi di trasmissione, ricezione ed elaborazione dati. L’uso della tecnologia nella gestione e nel trattamento delle informazioni, dal secondo dopoguerra in poi ha assunto una crescente importanza per le organizzazioni e per i cittadini, e rappresenta una delle categorie più importanti per la Start Cup Lombardia 2017.
In gara sono numerosi progetti afferenti a questo campo. Come AISent, un sistema per il rilevamento automatico di situazioni di pericolo e conseguente allertamento delle autorità competenti. L’obiettivo della startup è fornire aiuto con la massima tempestività. AISent si basa sulla capacità di poter ascoltare il suo ambiente circostante e riconoscere autonomamente le situazioni che richiedono un intervento. Oppure AuthclicK,. L’applicazione che permette di elaborare un sistema di certificazione estetica delle fotografie unito ad un sistema di registrazione digitale delle opere, con strumenti crittografici capaci di tutelarne il trasferimento e proteggere il contenuto da possibili modifiche.
C’è poi BretMaps. La piattaforma che connette i cittadini e tutti gli attori coinvolti nella gestione delle emergenze alluvionali con news e mappe. Soluzione fondamentale in un Paese come l’Italia dove l’88,3% dei comuni (dati ISPRA, 2016) è a rischio idrogeologico. Moon Cloud – Assurance and Compliance for Cloud Systems è, invece, un sistema di verifica continua dei meccanismi di sicurezza che proteggono i nostri dati dalle cyber minacce. Infine abbiamo Paladin. La prima mobile app che permette di affittare o mettere a noleggio gli oggetti inutilizzati tra privati.
Le startup nella vita di tutti i giorni
Aspetti come Life Science&AgroFood sono sempre più centrali nella quotidianità delle persone. A dimostrarlo ci sono, anche quest’anno, le diverse startup che si rivolgono a questo specifico settore.
Ne è un esempio CHIMERA, lo strumento economico e compatto che misura la struttura molecolare per il pharma e i labs d’analisi biochimica. La tecnologia elettro-ottica rende la misura più veloce, semplice e precisa. Contribuendo, nello stesso tempo, a ridurre i costi di produzione. Mentre MOAB è un dispositivo innovativo per sperimentazioni precliniche di farmaci in vitro.
Shear’n’Delivery realizza un device che analizza con precisione la quantità di sostanze presenti nel sangue dei pazienti. Uno strumento che garantisce importanti passi in avanti nei trattamenti chemioterapici. E poi c’è FeXtract, un nuovo tipo di trattamento per curare l’anemia da carenza di ferro.
L’incontro tra industria e innovazione
L’esigenza di un approccio più sostenibile si fa sentire soprattutto nel campo dell’industria. Dove molte sono le startup che hanno provato a trovare soluzioni proprie ai bisogni altrui.
Come E-ye, l’infisso con tecnologia di cancellazione attiva del rumore (ANC). O Idroplan, il driver che guida i contadini per ottenere un’adeguata irrigazione delle proprie colture. Il tutto ottenuto senza spreco di acqua grazie ai sensori di monitoraggio.
C’è poi il progetto NaUtilus 4.0, capostipite di una generazione di dispositivi IoT che permette il monitoraggio continuo delle macchine utensili. E Baccus che propone un’ambiziosa alternativa di tintura, introducendo il concetto di sostenibilità nel settore tessile attraverso la green chemistry. L’utilizzo di materiali naturali di scarto del settore agroalimentare che dopo il loro riutilizzo hanno minore impatto inquinante sull’ambiente, eliminando l’impiego di sostanze tossiche per uomo e ambiente.
Spazio al Fintech nella Start Cup Lombardia 2017
In aggiunta alle tre categorie tradizionali, la Start Cup Lombardia 2017 vede in gara anche due progetti legati al mondo del Fintech.
Rules è una piattaforma digitale per la gestione di tutte le transazioni relative ad una casa o un appartamento. Affitto, utenze, manutenzioni: con un account inquilino e proprietario possono gestire da remoto tutte le transazioni. PaySo, invece, è una soluzione in ambito digital payment per la gestione delle transazioni su piattaforme e-commerce.
Idee entrambe molto valide che hanno vinto la Fintech Design Marathon promossa da Regione Lombardia.